Gioia Tauro (Reggio Calabria). Nella maggior parte delle regioni italiane l’anno scolastico inizierà tra qualche giorno, ma “l’industria del falso” è già in azione. Nel mese di agosto, infatti, i finanzieri e gli uomini della dogana hanno sequestrato, nel porto di Gioia Tauro, una montagna di zainetti, colori, materiale di cancelleria e oggettistica varia destinati, principalmente, ai bambini delle scuole elementari. Tutti rigorosamente falsi e riproducenti le immagini di noti personaggi dei fumetti e di squadre di calcio quali Disney, Dragonball, Spider-man, Barbie, Winx, Tom & Jerry, Barcellona, Chelsea, Manchester United, Milan.
Si tratta di oltre un milione di pezzi provenienti dalla Cina e dichiaratamente destinati ad un paese del Nord Africa, ma che, quasi certamente, attraverso triangolazioni e false dichiarazioni, sarebbero finiti sul mercato europeo e nazionale. Tutto ciò comporta, da una parte un rilevante danno al sistema economico posto che il valore commerciale supera il milione di euro; dall’altro un evidente rischio per la salute anche dei minori, considerato che, spesso, i coloranti e le materie prime utilizzate dai produttori di falsi sono di scarsa qualità. Proprio a Reggio Calabria a fine 2008 è stato sequestrato un carico di scarpe cinesi contenenti un quantitativo di cromo esavalente, sostanza altamente cancerogena, quasi cento volte superiore al consentito. Tra l’altro, in campo fiscale uno studio realizzato nel giugno 2000 dal Centre for Economics and Business Research (C.E.B.R.) per conto del Global Anti-Counterfeiting Group (G.A.C.G.) stima l’ammontare delle perdite sopportate dall’Unione europea, in media 7.581 milioni di euro nel settore dell’abbigliamento e delle calzature, 3.017 milioni di euro nel settore dei profumi e dei cosmetici, 3.731 milioni di euro nel settore dei giocattoli e degli articoli sportivi, 1.554 milioni di euro nel settore dei prodotti farmaceutici.
Il re-nvestimento degli ingenti profitti ricavati dalla contraffazione in altrettanto proficue attività delittuose (edilizia, droga, armi) da parte di organizzazioni malavitose presenta elevatissimi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica. Infatti, solo una piccola parte dei guadagni rimane nelle tasche dell’ultimo anello della filiera, rappresentata prevalentemente da cittadini extracomunitari, la maggior parte degli introiti, invece, finisce nelle mani dei sodalizi criminali organizzatori del grande traffico di beni contraffatti. I volumi sono elevati, basti pensare che secondo l’O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel triennio 2005/2007 si è evidenziato una crescita del fenomeno di oltre 25% a livello mondiale, stimando l’intero fenomeno tra il 2% ed il 7% del commercio mondiale.
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Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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