Messina. Efficace intervento quello effettuato dai Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri che, in relazione a recenti direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, hanno effettuato nel territorio di competenza, dei servizi straordinari per la prevenzione e per il contrasto dei reati di natura ambientale. Nelle mattinata di ieri, i militari della Stazione di Messina Tremestieri hanno sorpreso nel torrente Santo Stefano Medio il 43enne Sebastiano Crisafulli ed il 19enne Sandro Piacenti, entrambi nati e residenti a Catania, mentre trasportavano a bordo di un autocarro, privi di autorizzazione, materiale ferroso e rifiuti speciali. Constatata la flagranza di reato il Crisafulli e il Piacenti sono stati tratti in arresto per raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi, in assenza di autorizzazione. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato, i due sono stati trattenuti in camera di sicurezza, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo nella giornata odierna.
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana. La dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia della più grave disciplina sanzionatoria prevista dal D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicata nella Regione Campania. Nella circostanza, come detto, la vigente normativa, anche per il semplice trasporto non autorizzato prevede che “chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa vigente è punito: con la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni, nonché con la multa da diecimila euro a trentamila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena della reclusione da uno a sei anni e con la multa da quindicimila euro a cinquantamila euro se si tratta di rifiuti pericolosi”. Ulteriori controlli da parte dei Carabinieri in applicazione della richiamata normativa verranno svolti anche nei prossimi su tutto il territorio della provincia.
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