Scoperta una centrale con 46 moto di dubbia provenienza
Roma. Avevano appena rubato una potente moto parcheggiata all’esterno di un circolo sportivo di via Grottarossa, zona Due Ponti, caricandola su un furgone e dirigendosi velocemente in un luogo “sicuro”. I tre ladri, tutti romani di età compresa tra i 28 ed i 46 anni, non potevano sapere che nascosto nel telaio della moto il proprietario aveva installato un localizzatore satellitare (GPS) che aveva già iniziato a fare il suo “lavoro”. Il segnale di allarme, infatti, è arrivato in breve tempo alla Centrale Operativa dei Carabinieri che ha comunicato in tempo reale a una pattuglia di militari del Nucleo Radiomobile di Roma il tragitto percorso dalla moto. Arrivati nella zona dell’ultima segnalazione, i militari hanno chiesto all’operatore di attivare la sirena dell’antifurto della moto rubata: avvertito il suono provenire dall’interno del furgone, parcheggiato di fronte ad un’officina per moto di via Villastellone, i Carabinieri hanno bloccato i due occupanti del veicolo ed un terzo, che li stava “scortando” a bordo di un’altra moto. Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza esterno del circolo di via Grottarossa, i militari hanno inchiodato alle loro responsabilità i tre fermati, arrestandoli con l’accusa di furto aggravato. Nell’officina, di pertinenza di uno dei tre arrestati, i militari hanno scoperto una vera e propria centrale della ricettazione: sono state rinvenute, infatti, 46 moto, più o meno smontate, 7 delle quali con numero di telaio abraso, sulle quali i Carabinieri del Nucleo Radiomobile stanno eseguendo gli accertamenti. Cinque moto sono già risultate oggetto di furto. Nei confronti del proprietario del capannone, quindi, è scattata anche la denuncia a piede libero per ricettazione.