Giampilieri. Arrestato catanese per raccolta e trasporto illegale di rifiuti speciali pericolosi

Giampilieri (Messina). I Carabinieri della locale Stazione in relazione a recenti direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, hanno effettuato nel territorio di competenza, dei servizi straordinari per la prevenzione e per il contrasto dei reati di natura ambientale. Nelle mattinata di ieri, i militari operanti hanno sorpreso sulla S.S. 114 Giuseppe Bonnici di 45 anni nato e residente a Catania, ambulante, mentre trasportava a bordo di un autocarro, privo di autorizzazione, materiale ferroso di vario genere. Constatata la flagranza di reato, il Bonnici è stato tratto in arresto per raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi, in assenza di autorizzazione. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato, il predetto sono stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo nella giornata odierna. Il mezzo ed il materiale trasportato sono stati sottoposti a sequestro.
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana. La dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia della più grave disciplina sanzionatoria prevista dal D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicata nella Regione Campania. Nella circostanza, come detto, la vigente normativa, anche per il semplice trasporto non autorizzato prevede che “chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa vigente è punito: con la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni, nonché con la multa da diecimila euro a trentamila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena della reclusione da uno a sei anni e con la multa da quindicimila euro a cinquantamila euro se si tratta di rifiuti pericolosi”. I controlli da parte dei Carabinieri, in applicazione della richiamata normativa, continuano pressanti su tutto il territorio della provincia.

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