Reggio Calabria. Un giovane centauro è stato vittima di un gravissimo incidente avvenuto nei pressi di piazza De Nava. Il giovane, per cause ancora in corso d’accertamento, è rovinato per terra conficcandosi nel petto un paletto in ferro, utilizzato per reggere il nastro che delimita una buca pericolosa. Il giovane è stato soccorso da personale del 118 e trasportato agli ospedali Riuniti. Le sue condizioni sono gravissime.
Al di là delle specifiche cause dell’incidente stradale, i rilievi sono stati effettuati dalla polizia municipale, la gravissima ferita riportata dallo sfortunato centauro dovrebbe far riflettere enti pubblici e società deputate alla manutenzione stradale. Non solo le autovetture e i mezzi pesanti hanno diritto di circolazione sulle strade, esistono anche i cosiddetti utenti deboli, come motociclisti e ciclisti. Grate dei tombini inserite dal verso sbagliato, ad esempio, rappresentano troppo spesso un pericolo insidioso e dalle conseguenze anche mortali per i ciclisti. Ad esempio i tombini, infatti, sono quasi sempre posti al margine destro della carreggiata, proprio dove circolano di solito i ciclisti. Le grate del tombino, lo capirebbe anche un bambino ma purtroppo non sempre altrettanto fanno gli operai che le montano, vanno sistemate in modo che le sbarre siano perpendicolari al senso di marcia, e non parallele allo stesso senso di marcia. In quest’ultimo caso, infatti, le sottili ruote delle biciclette si possono conficcare nello spazio tra una sbarra e l’altra, col risultato che la ruota davanti rimane improvvisamente bloccata, la parte posteriore della bicicletta si impenna e il povero ciclista si fa un bel volo in avanti, atterrando malamente.
Quanto ai paletti in ferro che vengono solitamente utilizzati per appendere il nastro che delimita le buche, invece, sarebbe utile spiegare a coloro che indugiano in questa tecnica, che non è affatto un metodo efficace: si crea un pericolo per avvertire di un pericolo.
Fabio Papalia