Servizio Civile. Minasi replica a Delfino: “Precise responsabilità della Giunta Loiero”

Reggio Calabria. Leggendo con attenzione il comunicato affidato dal consigliere comunale Demetrio Delfino agli organi d’informazione, non posso che associarmi al suo stupore ed alle sue critiche in riferimento all’esiguo numero di volontari del Servizio Civile destinati ai progetti presentati dal comune. Peccato che Delfino abbia sbagliato il destinatario cui inviare le sue sempre tempestive, ma spesso, devo rilevare, imprecise puntualizzazioni, frutto probabilmente di una sua non corretta informazione sui fatti. E’ necessario, onde fornire i giusti chiarimenti alla cittadinanza ed evitare che siano attribuite colpe a chi colpe non ha, spiegare che tutti i progetti presentati sono stati valutati dalla Fondazione Calabria Etica, cui la Giunta Loiero ha affidato tale incarico. Scorrendo la lista dei prospetti “più meritevoli”, spero che anche il consigliere Delfino si sia accorto di come il placet positivo sia stato ottenuto da comuni con un’esigua densità di popolazione rispetto alla città dello Stretto, dove magari era più incisiva la campagna elettorale dei candidati del centrosinistra. Si tratta di comuni ricadenti per la maggior parte nell’area tirrenica dove, aggiungo per dovere di particolari, pare risieda un noto esperto in progetti sociali, il quale sembra abbia fatto del Servizio Civile il suo business. A sostegno della mia tesi, potrei citare tranquillamente il comune di Terranova, in cui considerando il numero degli abitanti, e mettendolo in relazione ai 20 volontari ivi destinati, si può dedurre che i fortunati residenti potrebbero contare addirittura su un volontario procapite, contro i 9 di Reggio Calabria, la città più grande della nostra regione. Mi auguro, inoltre, che Delfino abbia captato che l’esclusione di determinati progetti (e conseguentemente la diminuzione del numero di volontari) abbia riguardato non solo il comune reggino ma anche enti quali Unione Italiana Ciechi, il cui progetto, oggi valutato in modo negativo, è, storicamente, sempre il medesimo: l’accompagnamento. Mi preme anche ricordare al consigliere, qualora sia necessario, che l’assegnazione numerica di oggi è il frutto della valutazione dello scorso anno, effettuata non certo dalla Giunta Scopelliti, insediatasi solo qualche mese fa. Per cui è facilmente intuibile la risposta al quesito posto nel suo intervento da Delfino, e cioè a “chi sia attribuibile la responsabilità che ha portato a quest’atto di discriminazione contro la cittadinanza reggina”. E sicuramente non è stata l’attuale giunta regionale a voler penalizzare i giovani reggini. Quindi una riflessione mi è d’obbligo affinché ognuno tragga le dovute considerazioni. Stiamo parlando di uno dei comuni che nelle Politiche Sociali è riconosciuto, da più parti, tra i più virtuosi della regione per progetti che in passato hanno ottenuto giudizi lodevoli, e che quest’anno, pur avendo lavorato con le stesse modalità e la medesima professionalità, vede respinti i suoi sforzi, o meglio ne vede sensibilmente diminuita l’incidenza sul territorio. Ed allora mi chiedo cosa è cambiato nei parametri di giudizio della Fondazione? Spero che almeno su questo il consigliere Delfino possa fornire un’esaustiva spiegazione.

Tilde Minasi, Assessore comunale alle Politiche Sociali
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