Reggio Calabria. Manca meno di un mese alla celebrazione a Reggio Calabria dell’importante evento della Settimana Sociale dei cattolici che avrà come tema Essere Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del paese.
Saranno un migliaio i delegati che saranno presenti a Reggio, in rappresentanza di tutta la Chiesa Italiana. Una scelta, quella di tenere nella nostra città la manifestazione, che ha un significato preciso: la Chiesa Italiana non solo non ritiene la Calabria un cancro che ostacola lo sviluppo del Paese ma vuole scrivere una agenda di speranza per il futuro dell’Italia proprio a partire da una comunità che vive un grande disagio sociale ma dove è presente ed opera una Chiesa viva e radicata nel territorio e che intende svolgere un ruolo attivo nella scrittura e nella realizzazione di un’agenda di speranza per la comunità locale e nazionale.
In preparazione all’evento il Centro Servizi al volontariato Dei Due Mari, l’Azione Cattolica e l’Agesci, hanno organizzato un incontro per mercoledì 22 Settembre c/o l’Auditorium dell’Opera Antoniana con inizio alle ore 16,30. Il tema che sarà approfondito in particolare sarà quello della responsabilità e del ruolo del volontariato e dell’associazionismo educativo di fronte a queste sfide. Sarà presente come relatore Edoardo Patriarca, Segretario del Comitato Organizzatore della Settimana Sociale dei cattolici.
L’iniziativa vuole essere una occasione per pensare, a partire da quello che emergerà dai lavori della settimana sociale, alla costruzione di nuovi percorsi per costruire “alleanze educative” con tutte le agenzie e le organizzazioni che intendono spendersi per mettere al centro i contenuti e i processi educativi per la ricostruzione di un’etica condivisa e civile, della responsabilità individuale e collettiva e per lo sviluppo della reciprocità e del bene comune. Questo si potrà tradurre in patti educativi territoriali per condividere una visione di società ed un obiettivo di cambiamento verso il quale orientare l’impegno di ognuno.
Costruire alleanze con tutte le forze che hanno a cuore “l’educare” vuol dire collegarsi al grande sforzo che anche la Chiesa italiana ha fatto nello scegliere per il prossimo decennio l’idea di una grande e condivisa “sfida educativa”.
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