Scilla (Reggio Calabria). Sono gravissime le condizioni di Angela Carbone, la 25enne di Sant’Eufemia in Aspromonte proprietaria del negozio di casalinghi dove ieri sera si è verificata una terribile esplosione causata, probabilmente, dallo scoppio di una o più bombole di gas da campeggio. I primi accertamenti sembrerebbero escludere ipotesi dolose alla base del “botto” che ha fatto tremare tutta la parte alta della cittadina della Costa Viola. La sfortunatissima ragazza di Sant’Eufemia, trasportata in un primo momento all’ospedale “Scillesi d’America” e poi presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, si trova attualmente ricoverata al centro gravi ustionati di Catania, a causa delle diffusissime ustioni di secondo grado maturate sul suo corpo. E’ in gravi condizioni anche un’altra donna ferita nel corso dell’esplosione, Giuseppina Maccarrone, 44enne residente a Scilla. Lei e la figlia minorenne sono state trascinate dalla forza d’urto dello scoppio mentre passavano nei pressi del negozio. Per la signora Maccarrone, colpita da numerose schegge di vetro che le hanno procurato tagli e lesioni in tutte le parti del corpo, si è reso necessario il ricovero presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, mentre la figlia, che comunque ha riportato ferite serie, è in cura presso il presidio ospedaliero di Scilla.
Un bilancio pesante quello derivato dall’esplosione verificatasi nell’esercizio commerciale che Angela Carbone gestiva solo da pochi mesi. Il negozio, al piano terra di una palazzina sita in via Libertà, è stato completamente distrutto, ridotto in un cumulo di macerie, con scaffali e articoli per la casa andati in fumo.
Ingente è stato il dispiegamento dei Vigili del Fuoco entrati in azione per domare le fiamme. Dal Comando Provinciale di Reggio Calabria, guidato da Marco Cavriani, sono arrivate quattro autobotti, un’autoscala e un carro bombole. Mentre altre due squadre di Vigili del Fuoco sono arrivate da Villa San Giovanni. Sul posto è stato immediato l’intervento dei carabinieri della stazione di Scilla, diretta dal maresciallo Giuseppe Bonfardino, e dei militari della Compagnia di Villa San Giovanni, guidata dal capitano Davide Occhiogrosso. Prontamente intervenuta pure l’ambulanza del Suem 118 per soccorrere le persone ferite. Ad effettuare i primi rilievi sul locale distrutto dall’esplosione sono stati i Carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche. Pur essendo l’ipotesi dello scoppio delle bombole la causa più accreditata, non si tralasciano tutti gli approfondimenti tecnici del caso. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro di quel che resta del negozio.
Francesca Meduri