Palermo. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nas di Palermo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, stanno eseguendo 20 decreti di perquisizione nei confronti di 21 farmacisti, 3 titolari di sanitarie e 2 titolari di ditte ortopediche indagati, a vario titolo, in concorso con altre persone, per truffa aggravata ai danni del Sistema sanitario nazionale.
La truffa, attuata dai farmacisti e dai titolari di sanitarie applicando fustelle contraffatte con il marchio di una nota ditta produttrice alle singole autorizzazioni per la fornitura di dispositivi medici per l’incontinenza urinaria, tendeva ad attestare falsamente l’erogazione agli ignari assistiti di articoli sanitari per ottenere ingenti ed indebiti rimborsi da parte dell’Asp di Palermo.
I provvedimenti sono il frutto delle indagini svolte dai Carabinieri nel contesto dell’operazione denominata “Vitamorbida”, condotta dal Nas nell’anno 2008 e che portò all’esecuzione di provvedimenti di misure cautelari personali e reali nei confronti di alcuni responsabili di farmacie, di sanitarie e di agenti di commercio facenti parte di un sodalizio criminoso dedito a perpetrare la medesima tipologia di reato.
Nel corso delle indagini, protrattesi per circa due anni, gli ispettori del Nas di Palermo hanno analizzato circa 50 mila autorizzazioni di rimborso presentate presso l’ufficio rendicontazione dell’Asp di Palermo durante periodo 2006/2009. Sono state riscontrate 12.000 fustelle contraffatte applicate su 3000 autorizzazioni.
I titolari delle farmacie e delle sanitarie coinvolte sono stati segnalati all’autorità giudiziaria. Il danno economico della truffa è stato stimato in duecentomila euro circa. Il valore annuo dell’operazione criminale, qualora non fosse stato individuato il meccanismo, avrebbe potuto fruttare un indebito guadagno di oltre due milioni di euro.
Le indagini sono tuttora in corso.
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