Scalea. Terreno per la realizzazione della caserma: l’Amministrazione fa chiarezza

Scalea (Cosenza). Il gruppo di minoranza ScaleAdesso, recentemente ha contestato la “Decisione presa dall’amministrazione comunale con la delibera di Giunta n. 107 del 2010 e riguardante la permuta del terreno comunale adiacente al Tribunale di Scalea in cambio di lavori da eseguirsi in Località Petrosa”. La delibera 107 ha un contenuto diverso. L’Amministrazione comunale in una nota spiega come stanno realmente i fatti. “Rispondiamo innanzitutto alla contestazione ‘politica“’del gruppo di minoranza ScaleAdesso che chiede la revoca, in autotutela della delibera 107, del 30 giugno 2010, sui lavori di pubblica utilità da effettuare sul territorio comunale. È questo l’unico atto dell’attuale Amministrazione. Tutte le altre decisioni sono precedenti e riguardano il periodo in cui Mauro Campilongo era addirittura vicesindaco, per cui non ci si spiega come mai le contestazioni non sono state sollevate nei mesi precedenti. Nella delibera 107 del 30 giugno 2010, infatti, la Giunta esamina solo il progetto dell’ufficio tecnico per i lavori di regimazione delle acque in località Petrosa, il cui computo ammonta a 478mila euro, lo approva e prescrive che i maggiori costi siano tutti a carico della ditta aggiudicataria, per un importo di 82mila euro. Nella delibera, della quale la minoranza chiede la revoca in autotutela, nessun altro provvedimento viene adottato”. “In ogni caso – si legge nella nota – nessun procedimento può aver luogo da parte dell’Amministrazione fino a quando non sarà concluso l’iter di approvazione dei progetti della Caserma, da parte dell’Arma dei Carabinieri. Ogni altra iniziativa porrebbe problemi circa il rispetto del vincolo, imposto dalla gara di aggiudicazione e dalla delibera di alienazione, che prevedono, appunto, che gli stessi terreni, dove dovrà sorgere la caserma, siano esclusivamente e permanentemente vincolati all’utilizzo da parte dell’Arma per la costruzione della nuova struttura. Tutto ciò che riguarda altre decisioni è avvenuto con le precedenti amministrazioni. Il Consiglio comunale, con delibere del 1999 e del 2001 ha disposto l’alienazione di tremila metri quadrati finalizzati alla costruzione della nuova caserma. Il Consiglio, tra l’altro, aveva demandato tutti gli adempimenti successivi alla Giunta. Nei periodi successivi sono state effettuate gare non andate a buon fine. Il bando di gara cui fa riferimento la delibera è del 17 aprile 2009, pubblicato anche sui quotidiani locali. In questo lasso di tempo, pur potendo procedere all’assegnazione diretta, l’Amministrazione dell’epoca ha evitato tale procedura. La gara è stata aggiudicata il 7 maggio del 2009 per un importo complessivo di 396mila euro. Al momento non risulta redatto alcun contratto, in attesa delle determinazioni dell’Arma dei Carabinieri. Successivamente, la società aggiudicataria chiede all’amministrazione dell’epoca di valutare la possibilità di versare il dovuto per l’acquisto del terreno con la realizzazione di lavori di pubblica utilità sul territorio comunale, in aree a scelta della stessa amministrazione. Ultimo adempimento dell’amministrazione precedente è quello della delibera del 16 febbraio 2010 della Giunta precedente, nella quale si accetta la proposta della ditta, indicando i lavori di regimazione delle acque bianche nella località Petrosa fra quelli preferiti dal Comune. In quell’atto la Giunta delega l’ufficio tecnico alla progettazione e redazione delle prescrizioni relative, obbligando la ditta ad assumersi l’aggravio di eventuali occupazioni di terreni privati.” “L’unico atto della nostra amministrazione – conclude la nota – resta quindi l’approvazione del progetto relativo ai lavori da effettuare in località Petrosa, senza alcuna autorizzazione all’espletamento di tali lavori in virtù di quanto specificato”.

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