Catania. Nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere e in istituto per minori, emesse, rispettivamente, dal Gip presso il Tribunale di Catania e dal Gip presso il Tribunale per i Minorenni: D.S. di 31 anni, e P. P. di 18 anni, già detenuto agli arresti domiciliari in quanto responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina, unitamente ad altri soggetti tratti precedentemente in arresto.
I due sono gravemente indiziati di far parte di un sodalizio radicato nel rione “San Cristoforo” e operante nel settore del traffico di droga per conto della cosca “Bonaccorsi-Carateddu”, facente capo al boss detenuto Sebastiano Lo Giudice.
Gli arresti costituiscono l’esito di indagini di tipo tecnico eseguite dalla Sezione Antidroga lo scorso inverno e che hanno portato, a più riprese, all’arresto di altri associati che erano soliti smerciare cocaina con mansioni diverse (guardastrade – contabile – pusher – supervisore), che aveva luogo in via Villascabrosa angolo via Stella Polare. Questa era considerata la “piazza” più forte gestita dalla cosca “Carateddu”, che consentiva di percepire incassi giornalieri di 5 – 6 mila euro e di 8 – 9 mila nei fine settimana.
Durante il loro svolgimento è stato sequestrato, in momenti diversi, circa un chilogrammo di cocaina, la cui gran parte ripartita in dosi (“palline”) già pronte per la vendita, e circa 30mila euro provento dello spaccio.
Della compagine avrebbe fatto parte, secondo gli investigatori, altresì, il defunto Salvatore Tucci, il quale aveva mansioni di “guardastrade”, freddato con colpi d’arma da fuoco da ignoti sicari la sera del decorso 6 marzo.
Gli esiti di tale ultima tranche di indagini, coordinate dai Sostituti Procuratori della Repubblica dott. P. Pacifico e dott. A.Sorrentino, per la locale Direzione Distrettuale Antimafia e d.ssa Vassallo per la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, poiché all’epoca il P.P. era minorenne, sono state recepite positivamente dai gip dei rispettivi Tribunali che hanno emesso le misure cautelari.