Gravina di Catania. I Carabinieri di Gravina di Catania hanno messo la parola fine ad una lunga scia di rapine ai danni di numerosi esercizi commerciali, soprattutto farmacie, arrestando N.D.A., 29enne di Camporotondo Etneo, indiziato di essere responsabile di almeno una quindicina di colpi eseguiti con un coltello o un taglierino tra Camporotondo Etneo, S. Pietro Clarenza, Mascalucia, Tremestieri, Canalicchio e Gravina di Catania.
Le indagini, avviate sin dall’inizio dell’estate, sono partite dalla visone, dove ciò è risultato possibile, delle telecamere a circuito chiuso delle farmacie e dei negozi rapinati. Sebbene i connotati del malvivente non sempre fossero chiari a causa del cappellino e degli occhiali da sole spesso indossati, si è cominciata a notare, in prossimità dei negozi, la presenza di un’autovettura di colore rosso della quale, però, non emergeva il numero di targa. L’automezzo presentava comunque alcuni elementi distintivi (fanaleria danneggiata e ammaccature varie) che hanno consentito l’avvio delle investigazioni. Il rapinatore, che agiva rigorosamente da solo, nella maggior parte dei casi era insolitamente educato: arrivava a bordo della sua auto, che parcheggiava non molto distante dall’obiettivo prescelto, attendeva il proprio turno in fila se c’era gente in negozio, e poi agiva con freddezza.
La svolta nelle indagini è arrivata lo scorso 22 settembre, quando è stata consumata l’ennesima rapina, questa volta ai danni dell’Ufficio Postale di San Pietro Clarenza, dove il rapinatore, questa volta molto meno gentiluomo, facendosi scudo di un ignaro pensionato al quale puntava un taglierino alla gola, si faceva consegnare dall’impiegato di turno 1.200 euro in contanti. Allertate tutte le pattuglie dell’Arma impegnate nel servizio antirapina, è stata notata ed intercettata una Fiat Bravo rossa con a bordo un giovane che corrispondeva, per fattezze fisiche e somatiche, al rapinatore seriale. Bloccato dopo un rocambolesco inseguimento, gli sono stati trovati addosso oltre 1.100 euro in contanti. Le perquisizioni successive, presso l’abitazione e il luogo di lavoro, un autolavaggio di Belpasso, hanno consentito di rinvenire alcuni dei copricapo e degli indumenti indossati nel corso di altre rapine.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza. Continuano gli accertamenti per verificare l’eventualità di altri colpi messi a segno.
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