San Luca (Reggio Calabria). «Il vescovo rivendica per questo Santuario la sua natura che è luogo di culto, e dice certamente alle persone che lo utilizzano malamente che fanno male, però richiama sempre alla conversione e allarga sempre le braccia, nessuno è scacciato mai dalla Chiesa di Dio, se si converte naturalmente». È quanto ha affermato il vescovo della Diocesi Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, che questa mattina nel Santuario di Polsi ha celebrato la messa in onore del Patrono della Polizia San Michele Arcangelo.
«La conversione – ha proseguito il vescovo – è il primo passo che bisogna fare. Mi auguro che questa giornata possa servire per maturare nella mentalità di tutti che il Santuario di Polsi non dev’essere associato al crimine, perché non è nella natura di un Santuario. Chi viene a Polsi vede anzitutto migliaia e migliaia di persone che vengono per esprimere ed esternare la propria fede. Se altre persone lo usano malamente sono loro che devono rivedere le loro posizioni nei confronti di questo Santuario, ma certamente nella mentalità di tutti – ha concluso mons. Fiorini Morosini – deve maturare l’idea che questo Santuario è un luogo di fede, e che si finisca una buona volta di associarlo al malaffare, alla criminalità».
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