Santa Maria di Licodia. Tre arresti dei Carabinieri dopo un’estorsione di 10.000 euro

Santa Maria di Licodia (Catania). I Carabinieri di Paternò, a Santa Maria di Licodia hanno arrestato S.M., 43enne del luogo, C.S., 56enne del luogo, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, A.S., alias “nucidda ”, 33enne di Biancavilla, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, tutti ritenuti dagli investigatori vicini al clan “Toscano – Mazzaglia”, operante a Biancavilla. I tre, secondo l’accusa, avvalendosi della forza intimidatrice dell’organizzazione criminale cui si presume siano vicini, alcuni giorni orsono avrebbero inviato due buste contenenti altrettante lettere anonime dal contenuto minatorio ed estorsivo, all’indirizzo di un 42enne di Santa Maria di Licodia, per costringerlo a consegnare 10.000 euro in contanti in un luogo successivamente convenuto. Particolari e per certi versi non proprio mafiose, le modalità con cui sono state redatte le missive. Infatti, riprendendo il modus operandi della banda protagonista del noto film “Totò, Peppino e i fuorilegge”, i rei hanno composto gli scritti utilizzando ritagli di giornale. Le immediate ed articolate indagini esperite dai militari dell’Arma, anche con l’utilizzo di avanzate tecnologie, hanno permesso di controllare i movimenti del trio a distanza e predisporre l’intervento risolutore al momento del prelievo della busta con i soldi, occultata dalla vittima nelle adiacenze della “Fontana del Cherubino” in via Fontana di Santa Mari di Licodia. La somma, interamente recuperata, è stata restituita all’estorto. Gli arrestati, assolte le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.

 

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