Locri (Reggio Calabria). La Città di Locri ha ricordato la figura umana e sacerdotale di don Santo Gullace attraverso la presentazione del libro “Semi di Pensiero”, a cura di Gaetano Barletta, edito da Pancallo Editore. Gli scritti in memoria di don Santo sono stati frutto di un incontro tra i numerosi “ragazzi” che, nel corso degli oltre cinquantenni di sacerdozio del parroco della cattedrale di Locri, deceduto il 2 ottobre dello scorso anno, hanno avuto modo di ricevere l’insegnamento culturale e cristiano che li ha formati a divenire classe dirigente attraverso un forte senso di identità e di responsabilità civile che, attraverso le testimonianze raccolte nel “libro-antologia” presentato nella sala del consiglio comunale di Locri, trasmettono alle giovani generazioni per ricordare quella che è stata l’opera di un parroco che ha contribuito alla formazione della comunità locale. Il sindaco di Locri, Francesco Macrì, ha ricordato la figura di don Santo sottolineando il ruolo centrale di un prete che ha saputo dare una svolta epocale nella comunità affidandosi al costante dialogo con i giovani che, negli anni, ha formato attraverso gli alti valori cattolici. Il vice sindaco Lucia Pelle ha aggiunto il proprio affettuoso ricordo di don Santo come colui che ha trasmesso con le parole e con i gesti un forte senso educativo alle giovani generazioni. Grande commozione hanno suscitato le parole dell’assessore alla cultura Francesco Commisso che ha richiamato l’attenzione sul ruolo svolto da don Santo nell’influire in maniera determinante sulla scelta di molti giovani, tra i quali il compianto professore Francesco Panzera, nipote del parroco, vittima della criminalità organizzata. Il vescovo di Locri-Gerace, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha sottolineato il ruolo di educatore di don Santo Gullace che ha speso i suoi anni di sacerdozio al servizio della Chiesa e della comunità, attraverso un insegnamento costante e proficuo che raccoglie il frutto, nelle testimonianze rese dai “suoi ragazzi”, di quel seme ha piantato negli anni. La vita sacerdotale e di educatore di don Santo Gullace è stata rievocata anche da don Cornelio Femia, vicario della diocesi, il quale ha raccontato di essere stato il primo alunno accolto in seminario da un giovane don Santo che lo ha formato negli anni, contraddistinguendosi per il suo equilibrio e le sue aperture in un momento di radicale cambiamento della Chiesa Cattolica e della stessa diocesi. Infine il professore Gaetano Barletta, uno dei “ragazzi di don Santo”, ha illustrato il libro che lui stesso ha curato e nel quale sono riportate numerose testimonianze che riflettono sui grandi temi, sempre attuali, dell’insegnamento del compianto parroco che vanno dalle riflessioni teologiche a quelle psicopedagogiche, alla visione della società ed alle opportunità che la cultura e l’identità riflette sulla responsabilità civile di ciascuno. Tanti gli interventi del numeroso pubblico presente, tra cui i familiari di don Santo, che hanno ricordato aneddoti ed episodi di vita un prete che, in cinquanta anni, ha segnato positivamente Locri e la Locride con la sua “missione” di educatore che, per la sua attualità, sono un esempio che le nuove generazioni dovrebbero conoscere.
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