Limbadi (Vibo Valentia). Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro, diretti dal Generale dei Carabinieri Antonio Girone, hanno sequestrato, su mandato dell’ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia, il patrimonio di beni collegato a Nicolino Pantaleone Mazzeo, 40 anni e sospettato di essere uomo vicino al clan Mancuso-La Rosa di Limbadi. I beni oggetto del provvedimento giudiziario ammontano ad un valore pari a 2 milioni di euro e comprendono un’impresa edile, un’azienda creata per condurre l’attività di un bar, svariati beni mobili, immobili e numerosi rapporti di natura finanziaria. Mancuso fu tratto in arresto in seguito all’operazione “Odissea” che coinvolse altri 40 soggetti e si trova al momento rinchiuso in carcere, appesantito da un carico di accuse che spaziano dall’associazione a delinquere di stampo mafioso alla detenzione e porto illegale di armi, dalle estorsioni alla gestione di bische clandestine, dall’intestazione fittizia di beni al riciclaggio ed all’usura.