Il Procuratore Generale Di Landro: “Piuttosto che l’esercito, il Governo invii carabinieri e polizia”

Reggio Calabria. Poco prima dell’inizio del vertice che si sta svolgendo in questi minuti nella Prefettura di Reggio Calabria ed a cui partecipano tutti i componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Procuratore Generale Salvatore Di Landro ha espresso a chiare lettere il suo giudizio sull’eventualità dell’invio dell’esercito a Reggio Calabria. Una soluzione che il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha ritenuto altamente probabile ieri, alla luce dell’attacco, sempre più sfrontato, delle cosche della ‘ndrangheta nei confronti dei giudici reggini. L’alto magistrato ha affermato con nettezza che “La presenza dell’esercito non fa male, ma se c’è una scala di priorità è più importante inviare rinforzi a carabinieri e polizia. Se l’esercito consente di liberare energie, ben venga, ma se deve riempire le strade per un controllo simbolico allora ci sono altre priorità”. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato convocato all’indomani del ritrovamento di un bazooka nei pressi del Cedir, in seguito ad una telefonata in cui sono state esplicitate minacce gravissime all’indirizzo di Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. L’ennesimo avvertimento alla magistratura reggina che dall’alba del 3 gennaio, quando un ordigno fu fatto esplodere davanti agli uffici della Procura Generale, è nel mirino dei clan che mal tollerano l’azione efficace ed incisiva attuata da giudici e forze dell’ordine nell’ultimo anno.

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