Siulp: «Non basta la sola politica di “militarizzazione”»

Reggio Calabria. La segreteria provinciale del SIULP di Reggio Calabria, dopo il preoccupante atto intimidatorio nei confronti dei rappresentanti della Magistratura, in particolare nei confronti del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, esprime ancora una volta la più sentita solidarietà in particolare al dr. Giuseppe Pignatone, e più in generale a tutti i magistrati ed a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, impegnati in una vera e propria guerra contro la ‘ndrangheta, ed a tutta la società civile turbata, da questo clima di paura. Sembra che la criminalità voglia alzare il tiro, in una sfida ormai aperta allo Stato, ma la risposta della città questa volta, ancora una volta, si farà sentire.

La ribellione morale e l’indignazione di un popolo contro l’oppressione della ‘ndrangheta è quello che si è visto anche e soprattutto ieri durante il corteo di solidarietà di “Reggio non tace”, un movimento spontaneo senza sigle e senza colori politici, senza se e senza ma, cui abbiamo dato la nostra adesione perché crediamo con forza nell’affermazione dei valori dello Stato e della democrazia, contro la violenza e la sopraffazione dell’antistato. La piena condivisione dell’analisi fatta dal dr. Pignatone, secondo cui l’azione della Magistratura e delle forze dell’Ordine è orientata nella giusta direzione, ci offre l’occasione per invitare il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a dire basta alla passerelle, alle sfilate dei politici, alle declamazioni sui quotidiani ed alle operazioni di facciata.

Per sconfiggere la criminalità organizzata e la “zona grigia” che la circonda, oltre alle eccellenti professionalità già presenti nella magistratura e nelle forze dell’ordine, c’è innanzi tutto bisogno di risorse, di mezzi e di strumenti per portare avanti le attività investigative e, riprendendo anche le dichiarazioni del Procuratore Generale, dr. Di Landro, servono soprattutto”…rinforzi a Carabinieri e Polizia”.

Per questo auspichiamo che il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica non si sia limitato solo a richiedere al Ministero dell’Interno l’invio dell’esercito da utilizzare come “guardania” al Palazzo di Giustizia, ma abbia proposto anche soluzioni tese a fornire risposte adeguate con l’assegnazione di risorse, umane ed economiche. Non vorremmo che la sola politica di “militarizzazione”, da qualcuno fin troppo spesso richiamata, con tutti gli sprechi che essa comporta, possa apparire una sorta di “disarmo” dell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta calabrese, esponendo, ancor di più di quanto già lo siano, magistrati e forze dell’ordine ad atti di ritorsione ancora più concreti. Noi vogliamo continuare a far sentire la nostra presenza accanto a coloro che sono in prima linea e, qualora non dovessero esserci riscontri adeguati, preannunciamo sin da ora una forte mobilitazione, invitando la società civile e tutti coloro che hanno a cuore l’affermazione della legalità e dello Stato di diritto sulla criminalità e sull’antistato.

La segreteria provinciale Siulp

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