Catania. Telefonate all’899: denunciato dalla Polizia Postale

Catania. Personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, su delega della locale Procura Distrettuale, ha denunciato in stato di libertà un catanese di 28 anni per truffa ed uso di falsi documenti di riconoscimento. Il giovane, studente di ingegneria informatica, ha incassato al lordo oltre 350.000 euro sfruttando dei buchi nel sistema informatico di addebito di una società di telefonia mobile. La tecnica utilizzata era abbastanza semplice: dapprima, alcune società riconducibili all’indagato attivavano numerose utenze a valore aggiunto, quelle con prefisso 899, i cui servizi (in generale linee erotiche) consentivano di guadagnare già 15 euro alla risposta. Successivamente, venivano attivate, utilizzando anche false identità, numerose utenze cellulari prepagate da una società di telefonia mobile che, per un iniziale difetto del sistema poi corretto, non riconoscevano l’immediato addebito al cliente dei costi per numeri a tariffazione aggiunta, consentendo comunque all’utente di effettuare i primi minuti di chiamata al servizio 899. In tal modo, l’indagato ha effettuato, egli stesso tramite le schede sim in suo possesso, in meno di 24 ore, oltre 21.000 telefonate agli 899 intestate alle sue società che a loro volta hanno permesso di fatturare ed incassare la consistente somma dall’operatore di telefonia proprietario delle linee 899. Gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni, su disposizione del sostituto procuratore Giuseppe Sturiale, hanno effettuato perquisizioni e sequestrato numerosi telefoni cellulari e schede telefoniche utilizzate per la truffa.

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