Cosenza. Solveig Cogliani sarà all’inaugurazione della personale di sue opere sabato 9 ottobre alle ore 18 alla KBArt di Cosenza (piazza Zumbini, 45). In mostra 20 opere di grande e piccolo formato, tutte recenti. Solveig Cogliani nasce a Roma il 10 aprile 1967. Di origine siciliana, lavora e vive tra Roma e Ronciglione. Di formazione classica, studia pittura dall’adolescenza, confrontandosi anche con la scrittura e l’arte teatrale, in una ricerca costante dell’intreccio tra linguaggi. L’ultima personale di Cogliani è stata al Vittoriano di Roma. Tra le collettive a cui ha partecipato Museo Crocetti “ll sacro contemporaneo” (Roma 2010), Galleria Lombardi “Omaggio a Edolo Masci” (Roma 2010), Accademia Spagnola “Omaggio a Garcia Lorca” (Roma 2009) a cura di Otello Lottini. Negli ultimi due anni il percorso si è accelerato. E precisato. Dalle figure in paesaggi – il suo visto e il suo vissuto – che hanno a che fare con una Roma nascosta “bruna e fosca”, colori notturni attraversati da bianchi in fasce/segni, a visioni solari di Roma stessa ma anche di altri luoghi amatissimi, Lago di Vico e Sicilia, dove la sua creatività gioca il ruolo di un racconto sintetico: Lago di Vico 1 e 2, Segesta, La via del sale 1 e 2, Fiore di zabbara, Tauromachia, Casa pattese, Il mercato del pesce, S. Stefano di Camastra (La palma femmina 2), questo di cm. 180×120, Popstar (cm. 100×100) in cui il racconto è narrato dall’arcobaleno di colori che attraversa i fornici del Colosseo che si srotolano come una pellicola fotografica (a differenza del primo di 200×200, in cui essi si ponevano in una fuga prospettica), accompagnando le spatolate verdi e viola del contesto. Nella recentissima pittura di Solveig Cogliani, quindi, si avverte il superamento della descrizione intesa come racconto della propria vita, per arrivare alla sintesi del racconto stesso che è meditazione e ancora vissuto. Questo è il mio corpo, il corpo del mio nome, il mio cartiglio, l’ho rubato io. Questo è il corpo della pittura.
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