De Gaetano (FdS): “I tagli del Governo Berlusconi demoliscono la scuola pubblica”

Reggio Calabria. “Altro che riforma dell’istruzione, i tagli del Governo Berlusconi stanno letteralmente demolendo la scuola pubblica, cancellando il diritto alla formazione dei nostri giovani e lasciando a casa migliaia di lavoratori precari che per decenni hanno contribuito a mandare avanti la baracca con impegno e professionalità”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Nino De Gaetano, esprimendo “piena solidarietà e sostegno alle migliaia di studenti e lavoratori precari scesi oggi in piazza a Reggio, in Calabria, e in tutta Italia”. “Gli effetti della cosiddetta riforma Gelmini- afferma De Gaetano- sono sotto gli occhi di tutti, e cioè classi sovraffollate, in spregio a qualsiasi normativa sulla sicurezza, didattica compromessa e una gravissima macelleria sociale che si sta scaricando soprattutto sulle regioni economicamente più deboli come la Calabria”. “Per dare un’idea del disastro in atto – prosegue il consigliere regionale – basti ricordare qualche numero: solo fino ad oggi, visto che i tagli proseguiranno anche l’anno prossimo, nella nostra regione si sono persi in due anni più di 5mila posti di lavoro tra docenti e personale Ata, di cui ben 2mila nella sola provincia di Reggio. Un’emergenza occupazionale insostenibile in un territorio come il nostro, e soprattutto se si considera che il presunto sovrannumero sbandierato da Tremonti e dalla Gelmini nella realtà non esiste. Proprio le classi di 30 o 40 alunni, per cui è diventato impossibile svolgere la normale attività didattica, dimostrano infatti che i lavoratori lasciati a casa sono necessari, anzi indispensabili per l’andamento della scuola pubblica. Senza contare l’umiliazione subita da alcune categorie tra le più deboli socialmente come i diversamente abili, per cui il rapporto docenti-alunni risulta in Calabria notevolmente al di sotto dei parametri fissati per legge”. “Interventi già dichiarati incostituzionali dalla Consulta con diverse sentenze- conclude De Gaetano- cui si aggiungono i gravissimi tagli orizzontali alle università che stanno mortificando la ricerca e di conseguenza il futuro del Paese, in un periodo di crisi economica che richiederebbe al contrario un deciso investimento a lungo termine sulla formazione e sulla conoscenza”.

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