Palermo. Osce, Chinnici: “Sicilia sta cambiando grazie a risveglio coscienze”

Palermo. “Mi auguro che in questi tre giorni possa scriversi un’importante pagina di storia nella direzione della lotta alla criminalità e dell’affermazione della legalità, come è avvenuto proprio a Palermo dieci anni fa, in occasione della convenzione firmata durante la Conferenza Onu”. Lo ha detto l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, portando i saluti, a nome del governo regionale, alla riunione autunnale dell’Assemblea parlamentare dell’Osce, che ha aperto i suoi lavori oggi a Palermo. “I lavori di questo forum, che la città di Palermo ha l’onore di ospitare – ha continuato Chinnici – pongono alcune questioni molto complesse e, certamente di grande interesse, cui gli amministratori della Regione siciliana sono particolarmente sensibili. L’Osce è costantemente impegnata nella difesa dei diritti umani, dei principi dello Stato di diritto, della democrazia, della giustizia sociale, che costituiscono valori essenziali per lo sviluppo di una società, sicura, armoniosa e pacifica, nonché strumenti imprescindibili per l’affermazione della legalità e il contrasto alla criminalità. Ed è proprio grazie alla collaborazione a livello internazionale e alla sinergia tra le polizie dei diversi stati che, negli ultimi anni, sono aumentati gli arresti di pericolosi latitanti in tutto il mondo”. “Ma – ha aggiunto l’assessore – e’ anche grazie a un risveglio delle coscienze civili che tutto quello che fino a qualche anno fa era impensabile, oggi in Sicilia, e a Palermo in particolare, è diventato realtà. Il proliferare di associazioni antiracket, l’apertura di negozi “pizzo free”, l’aumento di denunce da parte di commercianti e imprenditori vittime di strozzini, grazie anche al nuovo corso di Confindustria Sicilia e al supporto della magistratura e delle forze dell’ordine, è ormai diventato quotidiano. Un cambiamento culturale che la politica non può sottovalutare perché legalità vuol dire sviluppo”. “Sono diversi – ha proseguito Chinnici – i provvedimenti messi in campo da questo governo per contrastare le infiltrazioni mafiose all’interno della pubblica amministrazione e, nel contempo, garantire tutti coloro che operano nella legalità di non sentirsi soli e poter contare nel sostegno concreto della politica”. “Va pero’ considerato anche – ha concluso – che un vero sviluppo non può essere disgiunto dalla salvaguardia dei diritti umani. La Sicilia, quale crocevia di culture e tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è impegnata in prima linea nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. E, in quest’ottica, la città di Palermo costituisce un luogo adeguato per accogliere la riunione autunnale di questa Assemblea in cui si discuterà del significato degli scambi, sia culturali che economici, fra civiltà ed etnie diverse, con l’obiettivo di proporre soluzioni per la pace e la sicurezza internazionale”.

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