Tagli nella Scuola. Supplente calabrese “costretto” a dormire in tenda

Non è un Reality ma la dura Realtà, di un Precario. Euristeo proviene da un paese della Calabria (Rossano Calabro) e da circa 10 anni lavora nella scuola come precario tra Forlì e Cesena. Fino allo scorso anno è sempre stato nominato con incarico annuale e quindi riusciva ad organizzarsi di conseguenza. Quest’anno, grazie ai tagli del ministro Gelmini, ha ottenuto solo 26 giorni di supplenza, e questo gli ha comportato un disagio enorme. Con 26 giorni di supplenza pagati 40 euro al giorno netti è impensabile andare in albergo (il più economico è almeno di 30 euro al giorno) ma del resto nessuno affitta una camera per un periodo di tempo così breve.
Quindi l’unica sistemazione che gli è rimasta, dando così vita anche ad una curiosa forma di protesta, è stata quella di accamparsi in una tenda, con il freddo e tutti i disagi che comporta un alloggio di fortuna come quello che ha trovato. Oggi, denuncia, questa è la situazione della maggior parte dei lavoratori precari della scuola che a vario titolo non sono stati messi in condizione di poter lavorare in modo tranquillo e sereno.
Euristeo Ceraolo tiene a precisare che nei suoi confronti è scattata una corsa di solidarietà tra i suoi colleghi, i quali gli hanno offerto riparo per la notte ( ..e qui coglie l’occasione di ringraziarli pubblicamente: Edmondo, Monia, Giulia e Vicenzina). Ora si trova nella Sede Caritas di Forlì, che ha risposto prontamente alla sua richiesta di aiuto e che ringrazia. Il suo contratto presso l’ I.T. per Geometri di Cesena scadrà il 16 ottobre e poi il problema è sempre lì, alla prossima chiamata, sperando che sia più lunga di un mese.

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