Lavori VI Macrolotto A3: Filt Cgil chiede tavolo di confronto stabile

La Legge Obiettivo voluta al fine di realizzare in maniera rapida le grandi opere (tra cui l’A3) nonché strumento indispensabile di controllo per evitare ai costi di lievitare, ha raggiunto sin qui un sicuro “obiettivo”: la pubblicità dell’attuazione della stessa, così come è visibile lungo l’autostrada. La legge in soldoni prevedeva senza aggiunta di oneri, interventi ad hoc nei macrolotti che avrebbero dovuto essere già quasi tutti completati.
Analizziamo ora i tempi e i costi. Va sottolineato che “l’evento ponte” all’epoca della legge obiettivo (VI macrolotto) era già un fatto scontato e sarebbe oltremodo significativo che chi si è occupato della progettazione se ne fosse in qualche modo dimenticato. L’autostrada per noi deve servire l’intera Italia e deve onorare la denominazione che porta: “Salerno – Reggio Calabria”. Quanto è stato detto a proposito di eventuali disagi che cadrebbero sul tratto Campo Calabro – Reggio Calabria in caso di ammodernamento potrà essere oggetto di una specifica trattazione nel merito, basterebbe fare riferimento ai dati reali che hanno riguardato il tratto già ammodernato alle porte di Salerno che conta 50.000 con punte massime di 80.000 passaggi al giorno di automezzi a fronte degli 11.000 di Reggio Calabria.
Dunque, entrando nel merito e verificate le volontà, si può ancora programmare e realizzare l’opera attenuando al massimo i disagi, creando addirittura occasioni di investimento e di sviluppo indirizzati ai sistemi di viabilità e trasporto pubblico cittadino interconnessi con le zone periferiche. A tal proposito va valorizzata la professionalità dei lavoratori Anas che dimostrano sul campo di essere qualificati e all’altezza della situazione.
Ciò che serve dunque, è lo strumento normativo, ancora inadeguato, capace di valorizzare le esperienze e dare loro autorevolezza in quanto titolari di mandato Anas: questo è il terreno di una scommessa vincente. Talvolta proprio a causa di carenza di modello organizzativo aziendale (sempre richiesto ma mai ottenuto) si verificano incomprensioni con il Contraente Generale e la Direzione Lavori (quest’ultima nominata dal Contraente Generale). Tale carenza, va precisato, ricade negativamente sull’efficienza da tutti osannata. La Filt Cgil dimostra da sempre con coerenza la sua disponibilità a trattare ed evidenzia la mancanza di volontà a realizzare un tavolo nel quale proposte e senso di responsabilità possano andare in direzione delle questioni ancora aperte. A tal proposito, sarebbe utile ed opportuno che si chiarisse in una sede competente ciò che oggi viene definito dalla stampa nazionale “scandalo e cantieri pagati a peso d’oro” (La Stampa di Torino). Noi della Filt Cgil pensiamo che l’A3, come nel testo di Carlo Levi Cristo, non si debba fermare a Campo Calabro e i tagli che la Camera avrebbe licenziato la settimana scorsa pari a 145,00 mln di € dovranno essere da noi tutti valutati.

Infine quanto è apparso sul quotidiano La Stampa fa tremare le vene ai polsi: le tante chiacchierate tangenti passerebbero attraverso fatturazioni fasulle. Oggi vorremmo condividere le assicurazioni del presidente Ciucci e dormire sonni tranquilli. Lo stesso presidente Ciucci ha sottolineato che non ci sono né ritardi né costi lievitati. Inoltre lo stralcio “Campo Calabro” è soggetto alla realizzazione del ponte. Va ribadito che la certezza sui materiali usati è frutto di un lavoro di squadra che consente un’attenta ed adeguata sorveglianza. A breve dovrebbero essere appaltati lotti per 2,5 mld di € e la Filt Cgil è impegnata a vigilare perché tutto si realizzi con legalità. Ecco perché si ribadisce la necessità di un tavolo di confronto stabile nel quale, periodicamente si possa valutare il corretto andamento delle opere. L’impegno nostro va in direzione di ciò che l’opinione pubblica si aspetta dall’Anas: in primis i tempi di realizzazione sin qui mai rispettati e che hanno suscitato ilarità facendo apparire la SA-RC come un’opera faraonica ed eternamente incompiuta, il 2013 è domani e pertanto i tempi ristretti richiedono un nuovo impegno scollegato dalle esperienze negative. Imparare dagli errori è un obbligo e un dovere così come è un obbligo difendersi dal malaffare.

FILT CGIL
Segretario Comprensorio Reggio Calabria – Locri
Francesco Fazzolari

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