Reggio Calabria. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Demetrio Battaglia, è intervenuto con una nota di cui si riporta il testo integrale in merito alle decisioni adottate dal Governo per rispondere alla situazione di allarme sociale, a tutti i livelli, creatasi a Reggio Calabria.
Il Governo Berlusconi su input del ministro dell’Interno, Bobo Maroni, ha tenuto una seduta del Consiglio dei ministri a Reggio con all’ordine del giorno i problemi delle mafie (con particolare riferimento alla ‘ndrangheta). Ha fatto benissimo. Hanno fatto bene allora i giornali a segnare quell’evento come estremamente positivo. Fece bene Scopelliti a interpretarlo come un fatto inedito di attenzione verso la regione e la città. In quell’occasione, con grande clamore, fu annunziata anche la scelta di Reggio come sede dell’ufficio preposto all’utilizzo dei beni confiscati alle mafie. Benissimo. Sono sbagliate le proteste per il fatto che quell’ufficio era in realtà, nei fatti, soltanto uno (una specie di sede staccata) di quelli destinati a nascere in molte città (da Milano a Napoli a Roma): non siamo tanto ingenui da pensare che da Reggio si potessero gestire i beni illeciti ubicati in Lombardia. La cosa invece che non ci va bene e comincia a creare serie perplessità è l’assenza di un qualsiasi programma economico e sociale che punti non solo a contenere per quanto possibile il potere delle mafie ma che si ponga l’obiettivo di farle sparire dai luoghi in cui si sono radicate. Se l’obiettivo è questo, il Governo deve convincersi che non bastano gli arresti e la cattura dei latitanti. Magistratura e forze di polizia perseguono con grande professionalità e spirito di sacrificio: loro, non i governi di centrodestra o di centrosinistra, ma da sempre indipendentemente da loro, che, invece, hanno l’obbligo di costruire condizioni ottimali per quel lavoro; questione, questa forse non sufficientemente affrontata dal governo a sentire opinioni e denunce dell’Anm e dei sindacati di polizia. Ma se è vero che la ‘ndrangheta non è solo crimine e basta, e se l’obiettivo è cancellarla, il governo Berlusconi deve tornare a Reggio e proporre, anzi approvare, un piano di sviluppo economico e sociale, con particolare riferimento all’occupazione dei giovani, per il Mezzogiorno. Un progetto realizzabile per tutto il Sud, attento soprattutto alle zone di mafia e, in primis, se è vero che dobbiamo fare i conti con quella più potente e feroce del mondo, per Reggio Calabria. E’ questa la prova della verità per il Governo. Mi pare lo chieda (purtroppo abbastanza inutilmente) anche il Presidente Scopelliti. Ma se il Governo non torna a Reggio, anche la sua precedente visita perderà valore riducendosi a mero appuntamento propagandistico. Si faccia presto a venire, quindi, con l’intero Governo: è urgente, la situazione è molto più grave e drammatica di quanto non sembri a chi, distrattamente, ci guarda da lontano.
Avv. Demetrio Battaglia
Consigliere Regionale PD