Reggio Calabria. Nei giorni scorsi nell’aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, la Fondazione Mediterranea ha attribuito il premio “Bertrand Russell” 2010 al prof. Tonino Monorchio. Medico psicologo, già primario presso l’Ospedale Psichiatrico di Reggio Calabria, responsabile del dipartimento di salute mentale fino al 1996, Monorchio ha al suo attivo la pubblicazione di numerosi lavori a livello scientifico in ambito medico-psicologico e da sempre è invitato a tenere conferenze su argomenti di psicologia sociale, antropologica e filosofia. Il suo curriculum è impressionante: già assistente presso la clinica delle malattie nervose di Messina e assistente alla cattedra di Psichiatria della stessa Università, docente di psicologia generale dell’età evolutiva presso la Scuola di Servizio Sociale “ Giovanni Ferro” di Reggio Calabria, docente di antropologia culturale presso la facoltà di Teologia dell’Italia meridionale (Istituto Superiore di Scienze Religiose), docente di Psicologia presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria, consigliere scientifico del Museo nazionale delle paste alimentari di Roma. Questo l’aspetto professionale.
Il prof. Monorchio è parimenti molto impegnato a livello sociale in associazioni umanitarie e cattoliche (è affiliato al terzo ordine dei Minimi, è socio fondatore del Rotary Club di Reggio Calabria nord, past-president, insignito della massima onorificenza rotariana).
Il prestigioso premio “Bertrand Russell” gli è stato consegnato dal dall’Avv. Prof. Vincenzo Panuccio che è stato uno dei relatori sulla figura del Prof. Monorchio. Lo stesso ospite d’onore ha tenuto una relazione sul pensatore religioso statunitense di origine ebraico-polacca Joshua Abraham Heschel (1907-1972).
Abraham fu professore a Berlino e, come successore di M. Buber, a Francoforte. Nel 1940 Heschl si stabilì negli Stati Uniti, dove dal 1954 fino alla morte tenne la cattedra di etica e di mistica nel seminario teologico ebraico di New York. L’opera di questo grande pensatore prende le mosse di un lavoro storico di rilettura delle fonti giudaiche bibliche e post bibliche. Per Heschel non si tratta di ricondurre la religione nei limiti della ragione o dell’esperienza psicologica, ma di avviare l’intelligenza a un incontro con la realtà che la trascendono. Temi caratteristici di Heschel sono la “sollecitudine” di Dio per l’uomo e, in risposta l’impegno umano come sintesi di spontaneità creativa e di obbedienza puntuale alla legge: divisa tra lo studio della Torah e azione. La proposta conclusiva di Heschel è il richiamo trascendente dell’esistenza umana. Al termine il Prof. Monorchio ha riscosso gli applausi convinti di un pubblico qualificato che ha voluto complimentarsi singolarmente stringendogli la mano.
Domenico Cambareri