Reggio Calabria. Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal capitano Nicola De Tullio, hanno tratto in arresto C.C., reggino di 32 anni, tossicodipendente, con l’accusa di tentata estorsione ai danni del padre.
Alle ore 8 circa è giunta presso la centrale operativa del Comando Provinciale una chiamata da parte di un automobilista che chiedeva aiuto poiché sulle “Bretelle Calopinace” vi era un’altra autovettura che tentava di speronarlo e spingerlo fuori strada. Immediato l’intervento di una pattuglia Radiomobile che ha effettivamente potuto notare la presenza della Lancia Y guidata dal richiedente affiancata da una Fiat 600 che con diverse manovre brusche tentava di tagliare la strada all’altro mezzo cercando di farlo uscire di strada. La pattuglia ha immediatamente bloccato i due mezzi, assecondando la richiesta di aiuto dell’automobilista alla guida della Y, tuttavia a quel punto è arrivata la sorpresa: a tentare di buttare l’auto fuori strada non era né un pirata della strada né un automobilista infuriato per motivi di viabilità, alla guida della 600 vi era infatti il figlio dell’uomo che, al termine dell’ennesima lite, aveva inseguito il padre in auto e aveva tentato di speronarlo. I due sono stati accompagnati presso gli uffici del Nucleo Radiomobile e lì i contorni della vicenda sono divenuti chiari, il padre infatti ha denunciato diversi episodi di maltrattamenti subiti dal figlio: minacce e percosse hanno costantemente accompagnato continue richieste di denaro da parte del figlio con problemi di alcol e droga. In diversi casi l’uomo aveva anche denunciato tali episodi, ma ieri si è trattato del fatto più grave, che avrebbe potuto provocare danni a persone e cose, anche in considerazione del fatto che lo speronamento è avvenuto su una strada a scorrimento veloce in un’ora in cui il traffico è molto intenso. Il giovane è stato tratto in arresto e sarà processato per direttissima.
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