Patralia Sottana (Palermo). Sono le 05.00 circa di questa mattina, quando a finire in manette è stato l’ennesimo ex marito colto in flagranza di reato dai Carabinieri. Sono stati gli uomini dell’Arma della Compagnia e della Stazione di Petralia Sottana a trarre in arresto un 54enne, idraulico originario del luogo. L’uomo che è in fase di separazione dalla moglie, 46enne originaria di Bompietro, si è reso protagonista dell’ennesima lite violenta con la donna, ma questa volta è finito con le manette ai polsi.
La scorsa notte la donna si trovava a bordo della sua autovettura in compagnia di un amica quando è stata individuata ed avvicinata dall’ex marito, che dopo averla aggredita minacciandola ha raggiunto l’auto, e nel tentativo di introdursi nell’abitacolo, ha procurato vari danni al mezzo, in preda all’ira arrivando quasi a sfondare il finestrino con la forza.
L’uomo accecato dalla rabbia, come hanno poi constatato i militari, ha proferito frasi sconnesse e ingiuriose nei confronti della donna, che in preda al panico e tra le lacrime ha chiamato il 112 descrivendo cosa stava accadendo chiedendo aiuto.
Immediatamente l’operatore della Centrale Operativa ha inviato sul posto dell’intervento due gazzelle dell’Arma, i Carabinieri intervenuti in soccorso, hanno dovuto faticare non poco per immobilizzare l’uomo che nonostante la presenza degli uomini in divisa non voleva desistere dalle minacce.
Ci sono voluti alcuni minuti perché l’uomo, che si presentava in evidente stato confusionale dovuto verosimilmente all’assunzione elevata di alcool, tornasse alla calma. I Carabinieri a seguito di una perquisizione personale gli hanno rinvenuto indosso un coltello del genere vietato con una lama di 19 centimetri.
La donna, in forte stato di shock, recatasi in Caserma ha raccontato ai Carabinieri delle continue vessazioni psicologiche e fisiche subite negli anni di matrimonio dal marito. La separazione in corso non aveva placato l’uomo, al contrario l’aveva portato ad un comportamento aggressivo fatto di minacce ed offese sempre più frequenti e pressanti, tanto che la donna solo due giorni prima, stanca dei soprusi e dagli atteggiamenti “anomali” e pericolosi del marito ed anche dai pedinamenti subiti di continuo e dall’atteggiamento persecutorio si era recata nella caserma per denunciare ai Carabinieri questo stato di vessazione chiedendo, come prevede la nuova normativa sul reato di “stalking”, l’ammonimento da parte delle autorità competenti, affinché forse si potesse attenuare la triste e difficile situazione.
Gli investigatori, pertanto, a seguito di perquisizione domiciliare a casa dell’ex marito, hanno rinvenuto numerosi manoscritti sugli spostamenti della moglie.
Ma l’ennesimo grave episodio occorso ha fatto precipitare gli eventi. L’uomo tratto in arresto con l’accusa di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e danneggiamento, nella giornata odierna su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto ha condannato l’uomo al divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Quello odierno è solo l’ultimo di una lunga serie di casi di stalking a cui hanno posto la parola fine i Carabinieri, i militari dell’Arma del Comando Provinciale di Palermo diretto dal colonnello Teo Luzi, proseguono nella loro attività di controllo, ponendo la massima attenzione ai reati legati agli atti persecutori. Un reato particolarmente difficile e complesso per cui è stato da tempo predisposta la presenza di personale specializzato, generalmente militari di sesso femminile, impegnato nella trattazione della particolare problematica e nella gestione delle vittime, mediante la frequenza di appositi corsi, a partire dalla articolazioni periferiche presenti sul territori, quali le Stazioni Carabinieri, proprio con il fine di offrire una assistenza tempestiva a qualificata, sin dalle prime battute vale a dire gli interventi sulla strada delle pattuglie impegnate nel controllo del territorio.
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