Cosenza. Visita pastorale di monsignor Nunnari a Palazzo dei Bruzi

Cosenza. Inizia dal Comune la visita pastorale che Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, proseguirà nei prossimi giorni per tutta la diocesi. Monsignor Nunnari, accompagnato dai parroci della città, è stato accolto questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi dal Sindaco Salvatore Perugini con la Giunta municipale e dal Presidente del Consiglio comunale Antonio Ciacco. Il Presidente Ciacco ha dato il benvenuto a nome suo e del Consiglio sottolineando come l’alleanza tra istituzione comunale e Chiesa costituisca “un formidabile strumento attraverso il quale affermare la logica del buon governo e della trasparenza”. Il Sindaco Perugini si è detto onorato perché la visita pastorale dell’Arcivescovo inizia dal Comune, testimoniando una volta di più il fecondo rapporto instaurato fin dall’inizio della sua consiliatura con la Chiesa cosentina. Il Sindaco ha poi svolto alcune considerazioni in merito alla crisi di valori che oggi la società vive. “C’è crisi –ha detto- nella politica ma anche in tutti i campi intermedi della società. Si sono dispersi i momenti di aggregazione perfino in una istituzione come l’Azione cattolica, che pure tanto ha dato ai giovani in termini di educazione all’impegno e alla socialità. Oggi la società ama replicare modelli negativi mentre si è smarrita la figura del buon maestro, quello che insegna ad essere liberi. Alla crisi del bene comune dobbiamo però reagire, ciascuno per la propria parte. I temi del federalismo che oggi si dibattono sono argomento che interessa molto anche la Chiesa che, attraverso l’azione quotidiana dei parroci, deve affermare il prevalere di valori come equità sociale e solidarietà. Personalmente –ha aggiunto Perugini- non posso dirmi ottimista, ma avverto che abbiamo il compito di spenderci come uomini tra la gente ed aiutarci vicendevolmente con momenti di incontro come questo per aprire le nostre menti e disegnare uno scenario nuovo, combattendo la deriva negativa”. “Sono lieto di entrare in questa casa comunale che è di tutti ed in cui perciò mi sento a casa mia”-ha esordito Monsignor Nunnari. “Porto la ricchezza spirituale rappresentata dai parroci e vengo per dire che la Chiesa vuole mettersi accanto all’uomo e alle istituzioni per il bene comune. Comprendo le difficoltà del compito delle istituzioni, non solo qui ma in tutto il mondo. Ma se i problemi sono davanti a noi, siamo forti di alcune certezze. Con la caduta del muro di Berlino, sono cadute anche alcune barriere che ci dividevano. Umanesimo marxiano ed umanesimo cristiano oggi riconoscono di avere punti forti di contatto nella solidarietà e nel rispetto per l’uomo. Dunque, oggi ci ritroviamo, con ideologie diverse ma mediate da un atteggiamento più aperto della Chiesa, ad un crocevia dove laicità e spiritualità si incontrano per difendere l’etica dell’uomo. Dobbiamo agire insieme per vedere meglio le urgenze e cercare di risolverle.” E di urgenze sul territorio Monsignore ne ha indicate tre: lotta alla disoccupazione giovanile, esigenza di politiche di accoglienza con riferimento particolare ai rom che vivono lungo il fiume, più case per le giovani coppie che aspirano a formare una famiglia. E, infine, si è rivolto al Sindaco: “Lei dice che non è ottimista, ma io la esorto a sorridere. Aiutiamoci vicendevolmente a sorridere per dare forza a noi stessi e ai nostri giovani. Organizziamo insieme la speranza e i nostri sogni potranno diventare realtà”. L’incontro si è concluso con lo scambio di doni: una targa con lo stemma della città a Monsignore, un quadro raffigurante una Madonna al Sindaco. Prima di lasciare Palazzo dei Bruzi, l’Arcivescovo ha reso noto che il prossimo 12 febbraio, festa della Patrona di Cosenza, il quadro della Madonna del Pilerio tornerà nella restaurata cappella del Duomo. A dicembre, invece, è prevista l’inaugurazione del Museo diocesano, sotto la direzione di don Salvatore Fuscaldo, e l’esposizione della Stauroteca. Il Sindaco ha invece informato Monsignore che nel nuovo elenco delle intitolazioni toponomastiche, già deliberate, figurano anche i nomi di quattro religiosi: Monsignor Enea Selis, don Luigi Ruffolo, Suor Stefanina Bragagnolo, Monsignor Lorenzo Bilotto.

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