‘Ndrangheta. Fissata per sabato a Trieste l’udienza di convalida del fermo di Antonio Cortese

Reggio Calabria. L’udienza di convalida del fermo di Antonio Cortese, eseguito ieri mattina all’alba alla frontiera con la Slovenia dagli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, è stata fissata per sabato mattina alle 9.30, presso la casa circondariale di Trieste, dove l’uomo è recluso a disposizione dell’autorità giudiziaria. La conferma è giunta dopo avere contattato telefonicamente il difensore di Cortese, l’avvocato Domenico Neto, la cui nomina si va ad aggiungere a quella dell’avvocato Giuseppe Nardo.  L’avvocato Neto in queste ore si sta già recando alla volta di Trieste, dove sabato mattina sosterrà la difesa di Cortese in sede di convalida del fermo dinnanzi al presidente gip Raffaele Morvay.
Cortese, che soggiornava all’estero, in Romania, stava proprio rientrando in Italia quando è stato raggiunto, su un pullman di linea, dagli investigatori della Sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, diretta dal vice questore aggiunto Franco Oliveri con il coordinamento del capo della mobile, il primo dirigente Renato Cortese. Contro di lui le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice, boss dell’omonima cosca, che ha indicato Antonio Cortese come l’esperto di esplosivi e di armi della ‘ndrina. L’uomo è indiziato dalla Dda di Reggio Calabria di associazione per delinquere di stampo mafioso. Il suo eventuale coinvolgimento negli attentati ai magistrati, invece, sarà vagliato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, competente su quei reati. Lo Giudice ha dichiarato che a Cortese diede incarico di piazzare le bombe alla Procura Generale e sotto casa del procuratore generale Salvatore Di Landro, oltre al bazooka rinvenuto davanti al Cedir.

Fabio Papalia


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