Yeongam (Corea del Sud). La seconda sessione di prove libere in Corea ha disegnato quello che potrà essere il quadro del finesettimana: Webber (1’37’’942) in testa precede di 190 millesimi Fernando Alonso (1’38’’132), a seguire Lewis Hamilton a poco più di tre decimi e in grado di impensierire i duellanti per il titolo in qualifica. Bene anche Kubica, con una Renault super nel primo settore, caratterizzato dal rettilineo più lungo del mondiale. Il polacco si è mostrato consistente anche sul passo gara, mentre Hamilton sembra meno a punto in queste condizioni. A destare preoccupazione, come confermato da Massa, è stata l’usura delle gomme morbide con le vetture cariche di carburante: il brasiliano ha lamentato un forte sottosterzo nel terzo settore, con la monoposto “appena guidabile”. In ritardo, al momento, Vettel che accusa oltre 1’’ 2 di distacco dal compagno di squadra, ma assai regolare sul passo gara, al pari di Fernando Alonso. Queste le prime dieci posizioni della seconda sessione di libere: 1. Webber 1’37’’942; 2. Alonso 1’38’’132; 3. Hamilton 1’38’’279; 4. Kubica 1’38’’718; 5. Button 1’38’’726; 6. Massa 1’38’’720; 7. Vettel 1’39’’204; 8. Petrov 1’39’’267; 9. Rosberg 1’39’’268; 10. Kobayashi 1’39’’564.
PRIMA SESSIONE LIBERE
La prima sessione di prove libere, invece, aveva visto prevalere Lewis Hamilton che, con appena quattro giri cronometrati, si era collocato in cima alla tabella dei tempi. La prima mezz’ora, tuttavia, era stata avara di spunti, con i piloti alle prese con un asfalto sporco e scivoloso. La palma di primo pilota a realizzare un tempo cronometrato a Yeongam, andava allo spagnolo Jaime Alguersuari (Toro Rosso) che dopo quindici minuti registrava 2’16’’ 178 (!). A metà sessione, il tempo di riferimento era quello di Nico Hulkenberg (Williams) che segnava 1’44’’509, seguito da Webber, Barrichello, Schumacher, Kobayashi, Massa e Liuzzi. Per Alonso, decima posizione. A trenta minuti dal termine della prima sessione, Button fermava il cronometro su 1’43’’096, precedendo Vettel e Heidfeld. Spettacolare incidente per Bruno Senna, che finiva fuori pista nella veloce chicane all’inizio del secondo settore a causa di una rottura al posteriore della sua HRT: via di fuga ampia e nessuna conseguenza per il pilota. Mentre tutti erano impegnati a girare sul nuovissimo circuito coreano, Lewis Hamilton aspettava gli ultimi dieci minuti della prima sessione di libere per segnare le prime tornate cronometrate. Risultato, un 1’40’’887 buono per guardare tutti dall’alto. Ad appena 81 millesimi, Robert Kubica su Renault. Quanto alla RedBull, Vettel ha dimostrato di avere in cascina un margine di 4 decimi nella terza parte del circuito rispetto ad Hamilton, a conferma della competitività degli austriaci nel settore finale.
Fabiano Polimeni