Messina. La rotatoria di viale Europa intitolata a Boris Giuliano

Messina. Dopo la benedizione impartita dal parroco della chiesa di San Clemente, don Luigi La Rosa, e dal cappellano della Polizia di Stato, don Rosario Scibilia, e le note del silenzio intonate da un trombettiere della banda musicale della Brigata Aosta, il sindaco di Messina on. Giuseppe Buzzanca e la moglie di Boris Giuliano, signora Ines Leotta, hanno scoperto stamani la targa toponomastica di intitolazione della rotatoria all’incrocio tra viale Europa, via Catania e via Cesare Battisti. Alla cerimonia, oltre ai familiari del funzionario di Polizia, sono intervenute le rappresentanze istituzionali della città che avevano partecipato, a palazzo Zanca, al conferimento della cittadinanza onoraria. Boris Giuliano divenne Funzionario di Pubblica Sicurezza nel 1963, investigatore appassionato e moderno, specializzatosi all’F.B.I., intuì ben presto che le organizzazioni criminali avevano abbandonato i tradizionali percorsi per dedicarsi al traffico di droga ed al riciclaggio. Durante la sua carriera gli sono stati attribuiti meriti speciali e numerosi riconoscimenti per operazioni di Polizia. Dirigente della Squadra Mobile di Palermo dal 20 ottobre 1976, dimostrò subito notevole capacità professionale e grande spirito di sacrificio, ottenendo brillanti risultati nell’azione di contrasto alla criminalità. In quegli anni arrestò alcuni tra i più noti latitanti dell’epoca, tanto da ricevere numerosi attestati e riconoscimenti ed una promozione per merito straordinario. E’ stato riconosciuto vittima del dovere e gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria. Il brillante investigatore della Squadra Mobile di Palermo fu barbaramente ucciso il 21 luglio del 1979 e poco tempo prima del suo omicidio il poliziotto “americano”, come fu definito, aveva scoperto un traffico di droga fra la Sicilia e gli Stati Uniti. Aveva individuato una base operativa della mafia a Corleone, sequestrando, all’aeroporto di Punta Raisi, 5 chili di eroina e due valigie con cinquecentomila dollari. Tra le molte vicende di cui si è occupato, c’era anche la misteriosa scomparsa del giornalista Mauro De Mauro.

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