Palermo. “La digitalizzazione e la riforma della Pubblica amministrazione sarà la scommessa che vinceremo entro il prossimo anno. La Sicilia sarà accanto alle imprese e ai cittadini, fornendo la piattaforma telematica necessaria per la velocizzazione delle pratiche e la trasparenza”. Lo ha detto l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, nel corso della conferenza stampa di presentazione del work shop che si aprirà domani a villa Malfitano su “P.A. e imprese verso la strategia europea dell’innovazione”. L’evento è organizzato dal Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’assessorato dell’Economia della Regione, nell’ambito del PON “Governance e assistenza tecnica” per le quattro Regioni dell’Obiettivo Convergenza – Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). La strategia della Regione è finalizzata all’accrescimento dell’uso dell’innovazione digitale, allo sfruttamento del potenziale delle TIC a vantaggio della società civile e deve fungere da volano per lo sviluppo economico. In linea con l’Agenda digitale, piano d’azione per accrescere la prosperità e il benessere in Europa, l’impegno si rivolge alla diffusione delle competenze digitali, dei servizi accessibili online, ivi compresi quelli sociali, sanitari, territoriali, dell’istruzione e della comunicazione digitale con la P.A, nonché della modernizzazione della P.A. tramite un processo di digitalizzazione, di interoperabilità’ dei sistemi e di utilizzo di tecnologie TIC votate al risparmio energetico. Gli interventi progettuali in corso sono numerosi, sia quelli da realizzarsi nell’intera struttura amministrativa regionale, sia quelli rivolti al territorio per il tramite degli enti locali. In tale contesto si inserisce l’iniziativa legislativa volta all’applicazione del Codice dell’amministrazione digitale. E’ innegabile che l’emanazione del “Codice dell’amministrazione digitale”, cioè del Decreto legislativo n. 82 del 2005, abbia costituito un rilevante salto di qualità. Oggi, la Regione Siciliana richiama tale codice, integrandolo con il quadro normativo regionale. Le principali innovazioni introdotte dal testo normativo (art. 5 della Finanziaria) sono: 1. la digitalizzazione dell’azione amministrativa e comunque la diffusione delle nuove tecnologie, intesa come spinta all’azione amministrativa: ciò implica che da oggi in poi nell’attività amministrativa la specifica spinta di implementazione al processo di digitalizzazione dovrà’ avere un proprio spazio, una propria dimensione ed una propria identità e svolgersi nell’ambito di una scelta strategica e organica complessiva. 2. l’utilizzo delle nuove tecnologie deve avvenire contestualmente ad una riorganizzazione dei processi e delle strutture, da realizzare in base alle potenzialità’ dei nuovi strumenti, che sarà oggetto di appositi regolamenti attuativi da emanare entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge. 3. un nuovo modo di concepire i rapporti fra i cittadini, che divengono utenti di servizi e titolari di precisi interessi, e la P.A., erogatrice di servizi mirati sui bisogni degli utenti. In tal senso si vuole porre fine al “pellegrinaggio burocratico” di cittadini ed imprese siciliane, sollevati dal dover acquisire ed esibire certificati grazie all’interoperabilità di tutti gli uffici pubblici: nazionali, regionali e locali. Occorre mutare la rotta, per cambiare le consuetudini radicate nel rapporto Regione-cittadini, trasformando in modo paritario un rapporto oggi segnato dalla subordinazione del cittadino alla P.A.: in questo senso devono essere lette le norme sul riconoscimento di dignità giuridica alle copie cartacee di documenti informatici, la definizione delle regole per la formazione e l’accesso al fascicolo informatico, l’inserimento dei nominativi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici tra i dati che obbligatoriamente i siti delle pubbliche amministrazioni devono contenere. Per eliminare gli sprechi del mantenimento dei documenti in forma cartacea e diffondere le buone prassi, inoltre, sono state richiamate, le norme della legge nazionale 69/2009 e del Decreto legislativo 150/2009 che prevedono fra l’altro la pubblicazione on line delle retribuzioni annuali, dei curriculum vitae, degli indirizzi di posta elettronica e dei numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali, nonché dei tassi di assenza e di maggiore presenza del personale, distinti per uffici di livello dirigenziale; la diffusione online delle buone prassi nelle pubbliche amministrazioni regionali e i tempi per l’adozione dei provvedimenti o per l’erogazione dei servizi al pubblico; la pubblicazione, da parte della amministrazioni ed enti pubblici, nei siti informatici, degli atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica nonché’ dei propri bilanci; il registro informatico degli adempimenti amministrativi per le imprese. In tema di strutturazione regionale sono state attribuite nuove competenze al Coordinamento dei Sistemi Informativi Regionali, organismo (Csir) che non si occuperà soltanto dell’informatizzazione della pubblica amministrazione, ma di assicurare la coerenza con gli standard tecnici ed organizzativi nazionali, nell’ambito dell’indirizzo e coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi di cui all’art.6, comma 5 della legge regionale n.15/1993. Infine, viene introdotto, per la prima volta in ambito regionale, un registro pubblico delle caselle di posta elettronica certificata della P.A, professionisti ed imprese per rendere effettivamente operativa la rivoluzione delle raccomandate digitali, ad oggi poco utilizzate, nei rapporti fra cittadini- professionisti-imprese e P.A. per carenza di informazioni sugli indirizzi di posta certificata dei vari attori. Il registro sarà curato dal Csir e comporterà’ un notevole risparmio in termini di costi, documenti cartacei e tempo, avvicinando la Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese. La predisposizione del nuovo quadro normativo è propedeutica alla definizione del nuovo “Quadro di Riferimento Strategico per la Società’ della Informazione” che sarà presentato in giunta di governo per la relativa approvazione entro fine anno, nonché alla pubblicazione dei prossimi avvisi per la realizzazione di servizi della P.A. per i cittadini (attraverso l’uso della Carta Regionale dei Servizi) e di Competitive Intelligence per le Imprese.
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