Palmi (Reggio Calabria). Secondo quanto riporta l’edizione odierna del “Sole 24 Ore”, Antonino De Masi, l’imprenditore che aveva già denunciato i dirigenti di Banca di Roma, Banca Antonveneta e Banca Nazionale del Lavoro per usura, ha ora nel mirino la Banca d’Italia, accusata dei reati di appropriazione indebita, concorso in usura ed in riciclaggio, estorsione, falso in bilancio, omessa vigilanza del sistema creditizio truffa, e turbativa di libero mercato. Il processo nei confronti dei massimi dirigenti dei tre istituti di credito si è chiuso con l’assoluzione degli imputati, sia in primo grado, per non aver commesso il fatto, che in Appello, perchè il fatto non costituisce reato. De Masi ha inoltrato la denuncia-querela nei confronti della Banca d’Italia presso le Procure della Repubblica di Catanzaro, Reggio Calabria e Roma.
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