Rosarno. ‘Ndrangheta, i Carabinieri rinvengono un bunker e un nascondiglio

Rosarno (Reggio Calabria). Nel corso di mirati servizi finalizzati al controllo del territorio e alla localizzazione di rifugi utilizzati dai latitanti della consorteria mafiosa “Pesce”, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto un bunker (lunghezza m. 1.20 x larghezza m. 0.50 x altezza m. 1,05) ricavato all’interno dell’abitazione di Nazareno La Rocca, di 67 anni, suocero del ricercato Domenico Leotta, nato a Rosarno di 50 anni, sottrattosi alla cattura in occasione dell’esecuzione del provvedimento restrittivo emesso dalla DDA di Reggio Calabria nell’aprile del 2010 nell’ambito dell’operazione denominata “All Inside”. Il manufatto, che si presentava completamente vuoto, era accessibile tramite una botola in cemento, ricavata nel pavimento del bagno.
Nel medesimo contesto, i militari all’interno dell’abitazione di Domenico Leotta, sita in Rosarno, hanno rinvenuto un nascondiglio (lunghezza m. 0,55 x larghezza m. 0,22 x altezza m. 1,90) al quale si accedeva attraverso un armadio a muro.
Domenico Leotta è stato coinvolto nell’operazione All Inside in quanto, secondo l’accusa, avrebbe svolto, in qualità di partecipe, un rilevante ruolo di intermediazione, partecipando all’incontro tra i vertici delle famiglie mafiose Bellocco e Pesce, al fine di redimere la faida nata in seguito all’omicidio Sabatino, oltre che funzioni operative nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e delle estorsioni.

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