S. Costantino Calabro (Vibo Valentia). Porto abusivo di arma clandestina e del relativo munizionamento. Con queste accuse ieri gli uomini della Stazione Carabinieri di S. Costantino Calabro hanno arrestato Giuseppe Pititto, bracciante agricolo di 18 anni di Mileto.
Gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo, nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli nelle località rurali in coincidenza della stagione venatoria, hanno sorpreso il giovane mentre stava camminando nelle campagne di Mileto imbracciando un fucile cal. 12 automatico, con tanto di cartucciera a tracolla.
Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente chiesto al giovane l’esibizione del porto d’armi e, quando questi, a risposto che in quel momento non ne era provvisto, non ci hanno messo molto a scoprire come l’arma, in perfetto stato di efficienza e con tanto di colpo in canna, avesse la matricola accuratamente abrasa.
Per il 18enne sono così scattate le manette con l’accusa di porto di arma clandestina e la sua battuta di caccia di frodo si è conclusa nelle celle del carcere di Vibo Valentia dove dovrà rispondere delle accuse mossegli. Inoltre tutto il suo piccolo arsenale è stato sequestrato e verrà sottoposto a minuziosi esami da parte dei laboratori del R.I.S. per verificare se sia stato illegalmente utilizzato in altre occasioni e per risalire alla sua origine.
L’arresto del giovane è stato frutto dell’intensificazione dei servizi volti a scongiurare le violazioni alle norme sulla caccia. Servizi che vedono, in particolare nei fine settimana, i militari dell’Arma impegnati in un costante monitoraggio delle aree rurali e delle riserve di caccia dei molti appassionati a questo sport.
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