Palermo. “Il federalismo fiscale se lo si vuole realmente deve essere equo e solidale. Caso contrario sarà uno strumento che dividerà il Paese in due: italiani di serie A e italiani di serie B”. Sintetizza cosi l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, il leit motiv dei lavori romani sul federalismo. “Cosi come è stato impostato dal governo – prosegue l’assessore incontrando i giornalisti per informarli sull’andamento delle trattative – avremo subito una refluenza negativa di 400 milioni. I due schemi di decreto attuativo sul federalismo sui quali si è lavorato ci fanno pensare che, sia quello municipale sia quello regionale, siano estremamente carenti. Abbiamo con forza illustrato nel corso della conferenza Stato-Regioni le nostre perplessità e avanzato rilievi, ma sembra che il governo voglia proseguire sulla propria strada, cosi come ha fatto con gli enti locali”. “La Sicilia, comunque, non è assolutamente disponibile, cosi come le altre Regioni e Province a Statuto speciale, a dare il beneplacito a questo federalismo che in molte sua parti appare incostituzionale. Si accenna, per esempio, alla perequazione fiscale e non si parla assolutamente di perequazione infrastrutturale. Giovedì prossimo avremo – conclude Armao – l’ultima conferenza utile. Sapremo se il governo intenderà proseguire il colloquio con le Regioni. Se dovesse saltare l’intesa apriremmo una serie di conflitti, ai vari livelli, per evitare iniquità e appesantimento di costi che i bilanci regionali non possono più sopportare”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more