Reggio Calabria. Nella notte di giovedì scorso verso le ore 3.00 personale delle Volanti è intervenuto in Via Vito inferiore dove una donna al 113 aveva segnalato un tentativo, in atto, d’incendio di un’autovettura parcheggiata in strada. Una volta sul posto gli agenti della Volante oltre a constatare il tentativo d’incendio non andato a fine, hanno rilevato numerose tracce dell’evento criminoso e ascoltando le uniche testimonianze, in particolare quelle del padre del proprietario dell’automobile, hanno appreso che il presunto incendiario sarebbe stato un parente di quella famiglia, lo zio e cognato.
Sempre alla ricerca di ulteriori tracce pertinenti al reato gli uomini in blu hanno rinvenuto anche il telefono cellulare dell’incendiario, perso mentre si dava alla fuga. Nel proseguo della nottata, nel corso degli accertamenti di Polizia giudiziaria, è stato accompagnato in Questura anche un secondo soggetto, parente stretto dell’incendiario residente ad Arghillà, che agli agenti che hanno chiesto contezza della sua presenza proprio il quel luogo e a quella ora si è giustificato dicendo che andava a trovare una zia malata… senza però ricordarsi come si chiamasse la zia. Da ulteriori accertamenti è emerso che il soggetto accompagnato in Questura è già noto per atti di danneggiamento auto a mezzo incendio.
Fabio Papalia