Maltempo. La Provincia ha istituito un’unità di crisi per fronteggiare l’emergenza

Reggio Calabria. La Provincia ha istituito una propria unità di crisi per fronteggiare i danni del maltempo di ieri. Del tavolo operativo, assieme al Presidente, avvocato Giuseppe Morabito fanno parte, il direttore generale dell’Ente, dottoressa Elisabetta Madaffari, gli assessori, all’Ambiente, Giuseppe Neri ed alla Viabilità Mimmo Battaglia; l’inegner Domenico Italo Cuzzola, responsabile “difesa del suolo e ambiente”, l’ingegner Domenica Catalfamo, dirigente del settore viabilità, l’ingegner Francesco Lamberti, funzionario dello stesso settore. Nel corso della riunione si è fatto il punto dei danni presenti sulla viabilità provinciale, sulla quale fin dalle prime ore dell’emergenza stanno operando squadre di tecnici della provincia. La situazione così come si è prospettata è gravissima. Per questo motivo è stata chiesta l’istituzione immediata di un tavolo di concertazione con Prefettura di Reggio Calabria, Protezione Civile e Regione Calabria. La provincia di Reggio, nel limite delle proprie dotazioni finanziarie sta operando al massimo delle proprie possibilità ed ha risposto prontamente in occasione degli altrettanto eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito la provincia, sia nel dicembre 2008 che nel gennaio 2009 con una spesa di oltre 20 milioni di euro. Somme che la provincia ha anticipato, rispetto a erogazioni promesse da Protezione Civile e Regione Calabria finora rimaste tali. Occorre, inoltre precisare, che per le competenze delegate dalle Regione per la manutenzione delle aste fluviali e delle coste, questa amministrazione è sempre in attesa dei relativi trasferimenti finanziari. Tuttavia, nulla è stato lasciato al caso. Squadre di tecnici, stanno operando da ore e per l’intera nottata, in diversi punti del territorio provinciale. “Abbiamo esaurito le già scarse risorse di cui disponevamo – ha dichiarato il presidente Morabito – trovandoci alla fine dell’anno finanziario dell’Ente. Tuttavia, come sempre non ci siamo tirati indietro. A questo punto, però serve un tavolo di concertazione nel quale concordare una nuova politica di confronto tra Enti ed istituzioni. Se necessario – ha concluso il Presidente Morabito – siamo pronti a rimodulare il Piano di intervento delle opere pubbliche ed utilizzare l’avanzo di amministrazione di cui disponiamo”.-

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