Locri (Reggio Calabria). E’ stato presentato, giovedì scorso, nelle sale di Palazzo Nieddu del Rio a Locri, a cura dell’amministrazione comunale – assessorato alla cultura, e fortemente voluto dal sindaco Francesco Macrì, il libro dal titolo: “Il Vendicatore del Sud” di Mario Nirta (Laruffa Editore). Il nuovo libro del giornalista e scrittore dalla penna dissacrante è una parodia graffiante e irriverente della politica dei nostri giorni. “Questo bel lavoro di Nirta ricorda molto un capolavoro della letteratura mondiale come “I viaggi di Gulliver”, il romanzo a metà strada tra fantasia e satira di Jonathan Swift – ha detto l’assessore alla cultura Francesco Commisso – Siamo perciò felici di ospitare questo incontro culturale, denso di brio e vivacità”. Elogi per Nirta anche nella relazione del docente e critico letterario Bruno Chinè. “Mario riesce sempre a stupirci, a catturarci con il pensiero brillante e, a tratti, provocatore, e con uno stile narrativo istintivo e godibile – ha detto Chinè – I suoi libri si leggono d’un fiato. Fanno certo divertire, come i suoi magistrali pezzi giornalistici, ma fanno pure riflettere. Il suo umorismo non è certo fuga dalla realtà, ma al contrario un vero affondo nella realtà politico-sociale dei nostri tempi”. Autore della prefazione al romanzo surreale e graffiante di Nirta è il giornalista Gianluca Albanese: “Ne “Il vendicatore” c’è tutta l’italietta dei nostri giorni – ha evidenziato Albanese – Un seconda repubblica ancora legata alla prima nei suoi aspetti peggiori, popolata da politici “sempreverdi”, intenta ad assegnare poltrone senza guardare al paese reale e ai suoi bisogni. Onore a Nirta che riesce a divertirci senza essere mai scontato, sempre libero nel pensiero”. Alla serata, coordinata da Maria Teresa D’Agostino, ha assistito un pubblico attento e qualificato, con gli interventi dell’attore locrese Antonio Tallura, di Marcello Pezzano, promotore culturale nella Locride, e l’avvocato Nirta, scrittore di cui si attende a breve la prossima pubblicazione. Legittimamente emozionato ma non per questo meno ironico Mario Nirta. “Scrivere di politica oggi significa rifare da capo articoli e libri nello spazio di poche ore, viste la volubilità e le “trovate” quotidiane dei nostri rappresentanti istituzionali – ha concluso l’autore – Non per niente, ho già in mente come sarà il sequel del “Vendicatore”.