Galatro (Reggio Calabria). “Questa è un’ area ricca di potenziale che, però, presenta delle problematiche comuni a tutti territori limitrofi. Occorre una collaborazione maggiore tra i diversi comprensori per rendere concreti quei progetti di grande respiro utili alla crescita, non solo economica, dell’intera zona della Piana”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale, Luigi Fedele, intervenendo al convegno su “Il potenziale della Piana di Gioia Tauro quale valore aggiunto per la crescita e lo sviluppo della Calabria” organizzato dall’assessorato al Bilancio e Programmazione della Regione Calabria e dall’associazione dei Sindaci della Piana. Un incontro, che si è svolto presso lo stabilimento delle “Terme” di Galatro, messo in atto non solo per analizzare le numerose criticità del territorio pianigiano ma, soprattutto, per individuare le nuove prospettive di sviluppo di questa zona specifica della Calabria. A relazionare, davanti ad un’assemblea formata in parte da alcuni Sindaci dell’hinterland reggino, oltre al capogruppo Fedele, l’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, il consigliere regionale e componente della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano, il Sindaco di Galatro, Carmelo Panetta e il direttore generale dell’assessorato ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, Giovanni Laganà. Argomenti di rilevante interesse quelli passati in rassegna: agricoltura, ambiente, infrastrutture, turismo con un occhio particolare all’area portuale di Gioia Tauro considerata da tutti i relatori come “una delle più grandi occasioni per accrescere lo sviluppo economico della nostra regione”. Nel suo intervento Fedele esorta i Sindaci presenti ad abbandonare la politica campanilistica a fronte, invece, di una maggiore sinergia necessaria “per venire fuori dalle criticità in cui versa il territorio pianigiano e per creare i presupposti utili per utilizzare al meglio i numerosi finanziamenti che, a breve, la Regione Calabria stanzierà a favore di quest’area”.”Occorre creare – continua Fedele – delle condizioni innovative che segnino un’inversione di tendenza rispetto al passato. Sulla sanità, il Presidente Scopelliti ha assunto delle decisioni coraggiose, sempre supportato dall’intera maggioranza, che si dirigono verso il progetto concreto di un risanamento generale del settore sanitario calabrese. Bisogna, per questo, dare fiducia al Governatore senza creare inutili ostacoli o impedimenti che blocchino il processo d’innovazione e per prima cosa è necessario incentivare, soprattutto, le procedure per la costruzione dei nuovi ospedali”. Altro aspetto, l’ assetto idrogeologico: “I valori politici – afferma Fedele – devono essere messi in secondo piano a favore di una sinergia generale che serve, mai come adesso, a dare un segnale nuovo, un messaggio completo di cambiamento. Le emergenze esistono e per questo devono essere affrontate con la collaborazione di tutti cercando di essere propositivi. Esiste l’impegno fattivo della Giunta di venire fuori da questo stato di emergenza ambientale stanziando una parte cospicua di somme che verranno investite per recuperare le impellenti necessità in questo settore”. E sull’Apq di Gioia, Fedele non ha dubbi: “Con i nuovi finanziamenti che riguardano la riqualificazione del Porto gioiese non solo si rimetterà in sesto una struttura che più di tutte segnerà un incremento maggiore per i traffici internazionali ma, di certo, farà ottenere alla Calabria un ruolo baricentrico nel bacino del Mediterraneo. Un’ occasione che per le sue numerose fonti d’impiego produrrà, inoltre, un più ampio indotto occupazionale. Creare sviluppo diventa un bisogno improrogabile perché contribuisce a limitare la criminalità organizzata che trova terreno fertile là dove esistono carenze strutturali”. Sulla stessa scia, Candeloro Imbalzano e Giovanni Laganà: “Mai come adesso – affermano – diventa fondamentale la stesura di un Piano strategico per l’intera Piana che superi, finalmente, l’imperante municipalismo e delinei un definitivo progetto di sviluppo a breve e medio termine”.Un dibattito ad ampio raggio che è proseguito, poi, con gli interventi degli amministratori pianigiani che si sono soffermati, essenzialmente, sulle problematiche di primo interesse dei territori interessati come le Terme o la Diga di Galatro inserite nel contesto generale dell’economia della Piana. A concludere il convegno l’assessore Mancini: “Da qui al 2015 si creerà uno sbocco di crescita consistente per questa fetta di Calabria e per la regione in generale. Grazie alla sottoscrizione del programma quadro per la riqualificazione e il potenziamento dello scalo calabrese si darà vita ad una fase di cambiamento che produrrà un aumento strutturale di molti settori. Per creare infrastrutture, infatti, occorre l’impiego di professionalità e ciò comporta maggiore occupazione e sviluppo”.
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