Varese. I magistrati dei Tribunali di Milano e Varese, accogliendo favorevolmente l’istanza formulata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, hanno ordinato il sequestro di beni, funzionale alla confisca degli stessi, riconducibili a tre persone sospettate di essere affiliate ad un clan collegato alla consorteria criminale Farao-Marincola, i cui interessi criminali sono particolarmente rilevanti a Cirò. Nello specifico, i tre soggetti sono accusati di far parte del locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. Le zone della Lombardia in cui i membri del clan esercitano un capillare controllo del territorio sono quelle della stessa Lonate Pozzolo, Busto Arsizio, Gallarate, Legnano, Malpensa, il cuore della Brianza. I carabinieri della Compagnia di Varese, che hanno apposto i sigilli ai patrimoni dei tre presunti affiliati al clan, hanno riferito che il valore complessivo dei beni ammonta a quasi 7 milioni di euro e comprende beni immobili, beni mobili, le quote societarie di due aziende operanti nel settore edilizio ed immobiliare ed un numero cospicuo di rapporti bancari. L’elenco comprende 6 appartamenti, 4 box, 2 ville, 2 negozi, tra cui quello in cui gli affiliati alla cosca erano soliti incontrarsi, un deposito ed una stazione di servizio. L’inchiesta fa seguito all’operazione “Bad boys”, compiuta nel 2005 e che fece emergere le numerose attività criminali della cosca cirotana, capace di infiltrarsi nel tessuto economico lombardo con le estorsioni e l’usura ai danni di imprenditori della zona. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa che si terrà alle 11:00 presso il Comando provinciale dei carabinieri di Varese.