Villa San Giovanni. I “Premi Internazionali Calabria”, giunti alla 48ª edizione, si confermano ancora una volta kermesse di grande successo e soprattutto di grande spessore culturale. Undici importanti esponenti (calabresi e non) nei campi della letteratura, del giornalismo, dell’arte e delle scienze sono stati premiati, venerdì sera all’Hotel De La Ville, dal professore Giuseppe Morabito, presidente del Circolo di Cultura e di Relazioni Internazionali di Villa che, da sempre, organizza la manifestazione. A Nino Amadore, giornalista messinese, il premio Calabria per il libro “La Calabria sottosopra”, che fa una rivisitazione dello stato sociale del popolo calabrese avanzando proposte di possibili iniziative di contrasto. Giuseppe Ginestra si è aggiudicato il premio Calabria per la poesia dialettale: «La sua opera – questa la motivazione – fa la satira della società contemporanea e della gente umile e spontanea, con la madre e il territorio che diventano il centro del pensiero». Altro poeta dialettale premiato Raffaele Zurzolo, il quale «trasporta l’immagine del mondo culturale calabrese, la avvicina con la metafora della fiumara sconosciuta al testo biblico, con la responsabilità di dare nuova forma e attualità alla Parola di Dio». Nella poesia di Zurzolo, inoltre, «l’intervento del dialetto permette una riappropriazione totale nel contesto di una cultura materiale». Il personaggio più illustre dell’edizione 2010 dei “Premi Internazionali Calabria” è stato sicuramente l’astrofisico fiorentino Paolo De Bernardis, aggiudicatosi il premio Calabria per le scienze, con la motivazione di «aver permesso per la prima volta con la sua missione la determinazione della curvatura spaziale dell’universo, fornendo una stima precisa dei differenti parametri cosmologici, documentati dal libro “Osservare l’Universo”». Premiato pure Eduardo Lamberti Castronuovo, «per l’impegno e le opportune iniziative nella proposta socio-culturale, con la costante valorizzazione del territorio». E poi due premi Calabria per la scultura e per la pittura, andati rispettivamente a Michele Di Raco e Ugo D’Ambrosi. Mentre Francesco Lubian e Daniela Russo hanno ricevuto il premio Calabria per le loro tesi di laurea: il primo con “Omnia Conveniunt Cristo – Il Dittochaeon di Prudenzio”, e la seconda con una tesi dal titolo “Studio eco-tossicologico dell’impatto dei processi di Bioremediation in ambienti marini inquinati da petrolio”. Infine, due premi per il giornalismo. A Franco Bruno per quello televisivo, «per il corretto impegno e l’abile espressività nel fornire le notizie più importanti e di generale interesse». Ad Antonio Prestifilippo, invece, è stato conferito il premio Calabria «per la vivacità e modernità attribuite alle pagine di cultura e spettacolo della Gazzetta del Sud, senza trascurare l’impegno al Sud». Tutti i premiati hanno ricevuto una medaglia con sopra raffigurata la Testa del filosofo. A precedere la cerimonia di consegna dei “Premi Internazionali Calabria 2010” una tavola rotonda sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che ha visto intervenire il professore Giuseppe Morabito (“Il Risorgimento con Garibaldi e Cavour”), Monsignor Luigi Renzo, vescovo di Mileto, Vibo e Tropea (“La Chiesa prima e dopo l’Unità d’Italia”), Michele Salazar, docente Università di Messina (“Istruzione e cultura dalla legislazione del Regno d’Italia alla Costituzione”). Nel corso della kermesse culturale è stato pure possibile ammirare una mostra fotografica sui personaggi e i luoghi di prigionia del Regno Borbonico.
Francesca Meduri