Egregio On. Salerno,
il comitato lsu-lpu della locride, da noi rappresentato, ha molto apprezzato il fatto che la commissione regionale da Lei presieduta abbia convocato unitariamente tutti i rappresentanti delle sigle sindacali, l’assessore regionale al Lavoro On. Stillitani e i dirigenti di dipartimento e di settore Calvetta e Ricca per discutere della problematica inerente questa categoria di lavoratori, anche se è mancato, a nostro modesto parere, un degno rappresentante dei Sindaci. A tal riguardo però, ci permettiamo, innanzi tutto, di esprimere il nostro disappunto per l’atteggiamento tenuto dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che si sono rifiutati di sostenere la loro audizione insieme con il rappresentante delle USB, Aurelio Monte, nostro collega in quanto anche egli LSU e per questo e solo per questo forse molto più cosciente di tutti gli altri della nostra triste condizione. Questo tipo di atteggiamento della triplice rappresenta uno dei motivi per la quale il nostro comitato non è mai stato “sindacalizzato”. Non ci sorprende l’assenza dell’assessore On. Stillitani, che continua a rendersi irreperibile in tutte le occasioni in cui, invece, la sua presenza istituzionale si renderebbe necessaria. Vogliamo sottolineare come Egli, in occasione di un programma televisivo programmato dall’emittente locale Telemia alla quale era stato invitato a presenziare per illustrare i nuovi bandi regionali che dovrebbero rilanciare la Calabria creando 7000 nuovi posti di lavoro e per confrontarsi anche con i LSU-LPU, nonostante avesse dato la sua disponibilità alla conduttrice per un collegamento telefonico, alla fine si sia negato in quanto il suo telefonino è risultato spento ed irraggiungibile per tutta la serata. Atteggiamento di disinteresse tenuto anche e purtroppo dal presidente della Giunta, on. Scopelliti, che mai si è degnato di dare una pur minima risposta alle nostre innumerevoli missive a lui indirizzate e personalmente consegnate. Siamo convinti che non è certo con le prese di posizione e le scissioni o, meglio ancora, con la convinzione che taluni siano superiori di altri, o sottraendosi ai propri doveri, che si può risolvere un problema come il nostro. È solo con una solida e concreta univocità di intenti di tutte le parti interessate (lavoratori, Ssndacati, Comuni, Provincia, Regione e Governo), che si può arrivare alla soluzione del problema, come anche da Lei evidenziato nei suoi comunicati. Quello che ci preme sottolineare è che, nessuna delle parti ha percepito l’umore di noi lavoratori che, giunti al capolinea della sopportazione, siamo ormai disposti a tutto pur di porre fine a questa lenta ed inesorabile agonia. Certo non abbiamo più la pazienza di aspettare che oggi, dopo più di dieci anni, si dica che l’incontro è servito a condensare le prime indicazioni utili affinché sia intrapresa la strada per la fuoriuscita dal precariato di oltre 5000 lavoratori o che, finalmente, è venuto forte l’impegno per uno sforzo comune per elaborare un disegno di legge regionale che ricomprenda l’insieme della problematica. Belle parole e buoni propositi che sicuramente le fanno onore, ma che a noi non servono se i tempi sono quelli che immaginiamo. Tutti gli anni, in questo periodo, si intraprende una nuova strada e si parla di sforzi comuni per poi constatare sempre che la strada è senza uscita e gli sforzi comuni diventano diversificazione di intenti. Purtroppo, chi muove i fili di questo teatrino delle marionette, puntualmente in questo periodo, insinua tra i lavoratori la paura che sia a rischio la copertura finanziaria atta a garantire l’integrazione ed addirittura la proroga dei progetti, distogliendo la loro attenzione dall’obiettivo più nobile che è la stabilizzazione. Così facendo, i burattinai sono convinti che riusciranno a far accettare sicuramente più di buon grado e con la solita muta rassegnazione l’ennesima proroga. Quest’anno però e loro malgrado le cose non stanno proprio così e i LSU-LPU non son disposti ad applaudire più nessuno. Per anni abbiamo avanzato richieste e proposte, ottenendo però ben altre risposte anche da chi doveva tutelarci come i sindacati. Ecco perché abbiamo sentito l’esigenza di costituire dei comitati spontanei costituiti solo dai lavoratori. Ed ecco perché continueremo la nostra protesta ad oltranza sino alla stabilizzazione e partecipando in massa allo sciopero generale dei precari indetto dalle USB previsto a Villa San Giovanni il prossimo 25 novembre. Quello che auspichiamo è che Lei riesca a dare un svolta risolutiva ma sopratutto tempestiva a questo stato di cose, mantenendo alta l’attenzione sulla categoria e interpretando bene i segnali che le giungono soprattutto dalla base.
Comitato per la difesa dei diritti di Lsu-Lpu della Locride
Antonio Trifoli
Cinzia Musitano