Messina. Polizia salva ragazza, sequestrata, violentata e indotta alla prostituzione

Messina. Sequestrata, violentata, indotta alla prostituzione e ridotta in schiavitù: è quanto accaduto ad una ragazza di 23 anni, italiana, abitante sulla costa jonica messinese, vittima di tre uomini senza scrupoli, anch’essi italiani e maggiorenni, originari delle Province di Messina e Catania. Una lunga e delicata attività investigativa condotta dalla Polizia Postale di Messina e di Catania ha posto fine a questa incredibile vicenda che si è consumata per diverso tempo, sino a quando la vittima è riuscita a liberarsi dalla morsa dei suoi aguzzini e con l’aiuto un’amica che ha lanciato l’allarme su Facebook. Così, grazie al noto social network, la sconvolgente storia è venuta a galla e la Polizia Postale, sempre vigile ed attenta al mondo della rete, è riuscita ad avviare l’attività investigativa che ha condotto alla cattura dei tre uomini. Due di costoro, T.O. di 55 anni e S.A. di 41 anni, sono originari di due distinti Comuni della Provincia di Catania, mentre il terzo uomo I.D. di 58 anni risiede in Provincia di Messina.
La donna, che viveva da sola in una abitazione di un piccolo comune della fascia jonica messinese, circa un anno addietro, ha intrapreso una relazione con S.A., sposato e padre di tre figli. L’uomo, venendo a conoscenza che la ragazza si prostituiva, ha approfittato della circostanza, privandola dei proventi di tale attività e percuotendola ogni qual volta rifiutava le sue proposte. La ragazza era stata avviata alla prostituzione, qualche mese prima, da T.O. il quale procurava la clientela che veniva avviata presso l’abitazione della giovane. Dopo averla avviata alla prostituzione, l’uomo ha sottomesso la giovane sia psicologicamente che fisicamente, minacciandola ripetutamente di morte se si fosse ribellata. In particolare, l’uomo si faceva forza del fatto di avere la materiale disponibilità di alcune armi. Durante questo calvario la ragazza ha subito anche le violenze di alcuni clienti che richiedeva prestazioni particolari a cui lei si rifiutava. Nel frattempo la ragazza conosce I.D., che le viene presentato da S.A. Costui offre ospitalità alla giovane in una sua abitazione sita in un altro comune della fascia jonica messinese. Ben presto anche questa esperienza si è rivelata negativa, tanto vero che I.D. impediva alla donna di uscire di casa, lasciandola spesso sola e chiudendo la porta a chiave. Pur tuttavia la donna è riuscita a fuggire e, confidarsi con l’amica che ha lanciato l’allarme l’aiuto tramite facebook. Alla Polizia Postale è spettato l’ingrato compito di raccogliere le denunzie ed effettuare la delicata attività di riscontro alle dichiarazioni della fragile vittima. Un lavoro particolarmente accurato che è stato positivamente valutato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto la traduzione in carcere dei tre uomini i quali dovranno rispondere, a vario titolo, di gravi reati quali riduzione in schiavitù, violenza sessuale e sequestro di persona.

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