Palermo. “L’eliminazione delle relazioni dirette Sr – Ct con Milano, Torino, Roma e Venezia, nonché la soppressione della coppia di treni Ag – Roma Termini, determinerebbe pesanti ricadute sociali ed economiche. Tali provvedimenti, ove confermati, mortificherebbero ulteriormente la Sicilia e i siciliani tutti”. E’ uno dei passaggi della lettera, indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che porta la firma del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e dell’assessore delle Infrastrutture e della Mobilita, Pier Carmelo Russo. “La scrivente Amministrazione – si legge nella missiva – è venuta a conoscenza, attraverso gli organi di informazione, di preoccupanti notizie, peraltro confermate da fonti sindacali, secondo le quali Trenitalia S.p.a, nella programmazione della nuova offerta passeggeri, che presumibilmente entrerà in vigore dal prossimo mese di dicembre, avrebbe previsto un ulteriore quanto drastico ridimensionamento dei servizi viaggiatori Sicilia – Continente”. Nella lettera viene sottolineato come “la specifica normativa di riferimento preveda la compartecipazione della Regione alla formazione delle scelte a livello centrale che prevedono l’istituzione, o la modifica, dei servizi di collegamento nazionali terrestri, marittimi ed aerei che interessano la Sicilia”. Al ministro Matteoli viene sollecitato, dunque, “un deciso intervento volto a sospendere l’adozione dei paventati provvedimenti, prevedendo contestualmente l’immediata apertura di un tavolo di confronto, unitamente ai rappresentanti degli Enti locali interessati, in cui potere affrontare, in ottica globale, l’intera questione ferroviaria siciliana per individuare soluzioni che abbiano a cura l’interesse primario dei siciliani e, nel contempo, tengano conto delle esigenze di razionalizzazione”.
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