Ingolstadt (Germania). E’ un fiorire di novità votate alla mobilità eco sostenibile, quelle che le Case costruttrici, da mesi ormai, annunciano di voler lanciare sul mercato nel 2011. Impegno nobile, senza ombra di dubbio, ma cosa si cela dietro la corsa all’ultimo grammo di Co2 da abbattere? Semplice, disposizioni comunitarie. Dal 2012, infatti, per disposizione della Comunità Europea, i valori medi di emissioni di Co2 verranno calcolati sull’intera offerta di autovetture da parte di un Costruttore. Concorreranno a determinare il livello, così, le piccole vetture come le grandi ammiraglie. Quale sarà, quindi, il limite medio invalicabile previsto da Bruxelles? 130g/km è la risposta che i burocrati hanno emesso per abbattere la soglia delle emissioni. Una disposizione che costringerà tutti i grandi produttori di auto a un adeguamento delle motorizzazioni. Oltre al già presente fiorire di Start&Stop un po’ su tutte le classi di vetture, potrà giocare un ruolo essenziale anche l’abbinamento di motori elettrici alla propulsione principale: in una parola, ibrido. L’ultimo annuncio, in ordine cronologico, arriva da Audi, che lancia la Q5 come prima vettura ibrida per la casa dei quattro anelli. L’accoppiamento, in questo caso, sarà tra il propulsore benzina 2000cc TFSI da 211cv e 350 Nm di coppia e un motore elettrico. Il risultato finale saranno 245cv e 480Nm di coppia, valore in grado di competere con un propulsore diesel di cilindrata superiore. I consumi promessi da Audi sono di appena 7 litri per 100km, con un abbattimento delle emissioni fino alla soglia di 160g/km. Grande attenzione, si legge nel comunicato diramato da Ingolstadt, è stata posta sull’apporto del motore elettrico: “In fase di progettazione la Audi ha dedicato particolare attenzione a un elevato apporto della componente elettrica nel bilancio della trazione. Il SUV ibrido percorre, con una velocità di marcia di 60 km/h, circa 3 km a emissioni zero, oppure raggiunge una velocità massima di 100 km/h nella modalità puramente elettrica”. Le prestazioni complessive vengono esaltate nell’insieme benzina-elettrico: appena 7.1 secondi per coprire lo zero-cento, 5.9 secondi per riprendere in quinta da 80 a 120 orari, 222 kmh di velocità massima. Per creare un’integrazione perfetta tra i due sistemi, in Audi si sono apportate alcune modifiche al due litri benzina TFSI da 211 cv; sempre dalla nota del costruttore, si legge come “l’azionamento meccanico dei gruppi ausiliari è stato rimosso, i cuscinetti dell’albero motore e la taratura del turbocompressore sono stati adattati alle speciali esigenze. Un impianto di immissione d’aria secondario ubicato nella testata garantisce una depurazione dei gas di scarico particolarmente rapida. La centralina del motore integra il cosiddetto “hybrid manager”, un sistema creato completamente dalla Audi per consentire un passaggio morbido ed efficiente fra le due modalità di trazione”. Sul comparto batterie, verrà usata una batteria agli ioni di litio molto leggera, appena 38 kg, posta sotto il pianale del bagagliaio: 72 celle, 266 Volt di tensione, un valore energetico nominale di 1,3 kWh e una potenza di 39 kW, sono i numeri del compagno elettrico della futura Q5 Hybrid. Grande attenzione, è stata posta anche al sistema di raffreddamento del sistema elettrico, con due modalità collegate al grado di surriscaldamento. Non resta che attendere l’uscita nei concessionari, prevista per il 2011, per provare la prima Audi ibrida con trazione integrale permanente.
Fabiano Polimeni