Economia e lavoro. Tripodi (Udc) propone il credito d’imposta regionale

Reggio Calabria. Il presidente del gruppo consiliare dell’Udc, Pasquale Tripodi, ha depositato un progetto di legge per introdurre in Calabria il credito d’imposta regionale. “Il credito di imposta – dice Tripodi – è stato varato nel 1998 con la legge nazionale n. 488. Era uno strumento destinato a favorire gli sgravi d’impresa per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori in aziende operanti in aree di particolare crisi. Nel 2000, il legislatore nazionale – prosegue Pasquale Tripodi – ha introdotto, con la legge n. 388, importanti modifiche all’assetto iniziale del provvedimento. In sostanza, la ‘388’, allargava la platea dei potenziali fruitori, prevedendo uno sgravio contributivo davvero sostanzioso, pari al 30% del costo del lavoro nel Mezzogiorno e al 16% nel Centro-Nord. Il ricorso a tale strumento – sottolinea Tripodi – ebbe un successo straordinario, determinando, però, una riduzione del gettito fiscale più ampia del previsto, per cui venne sospeso dal 2002”. “Con la mia proposta di legge – continua Pasquale Tripodi – diventa operativo a tutti gli effetti nella Regione Calabria il credito d’imposta come strumento di contrasto alla crisi e di rilancio dello sviluppo delle imprese calabresi. Peraltro – evidenzia il presidente del gruppo consiliare dell’Udc – la normativa si affianca alle altre iniziative messe a punto, in questo ultimo periodo, sugli incentivi finalizzati alla ristrutturazione finanziaria delle PMI calabresi e sui Pacchetti Integrati di Agevolazioni per sostenere la competitività delle imprese esistenti. Il credito d’imposta regionale – afferma Tripodi – è uno strumento agevolativo di tipo automatico che consiste nel concedere uno sconto sulla tassazione complessiva delle imprese che effettuano investimenti sul territorio regionale. L’agevolazione consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta per nuovi investimenti o nuove assunzioni, concesso nel rispetto dei criteri e dei limiti di aiuto stabiliti dalla Commissione Europea. Il credito per nuovi investimenti produttivi – continua ancora Tripodi – è finalizzato a razionalizzare e specializzare i beni strumentali destinati al sostegno e lo sviluppo delle imprese sul territorio regionale ed affrontare situazioni di carattere congiunturale. Più specificatamente – dice Tripodi – per nuovi investimenti si intendono le acquisizioni, anche nella forma di locazione finanziaria, di beni strumentali materiali ed immateriali nuovi destinati a strutture produttive già esistenti o che vengano impiantate sul territorio regionale. Va da sé che la legge promuove nei fatti anche il rilancio dell’occupazione stabile, con benefici alle imprese che incrementano il numero dei lavoratori dipendenti con contratti a tempo. Per le assunzioni di dipendenti con contratti di lavoro a tempo parziale, l’agevolazione spetta in misura proporzionale alle ore prestate rispetto a quelle del contratto nazionale. Il progetto di legge – conclude Pasquale Tripodi – consta di 4 titoli e di 8 articoli, in cui sono anche previsti i criteri di rideterminazione e di recupero dell’agevolazione in caso di inosservanza delle norme”.

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