Palermo. Nella nottata i Carabinieri della Compagnia Palermo Piazza Verdi, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, hanno tratto in arresto due palermitani, presunti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti di Carlo Lauricella di 37 anni e Franco Priolo di 40 anni, costituiscono l’epilogo di una complessa attivita d’indagine volta al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti/psicotrope, prevalentemente “hashish e cocaina”, svolto in periferia, in zona “Brancaccio”, quartiere ad alta densità criminale della città di Palermo. I militari del Nucleo Operativo e della Stazione Carabinieri di Brancaccio, coordinati dal PM della Procura di Palermo, Carlo Lenzi, hanno dato inizio all’attività nel giungo del 2009, ponendo in essere una serie di servizi di osservazione, controllo e pedinamento nell’area. Avanzata attività tecnica, congiunta a mirati servizi svolti da personale in uniforme e in borghese, ha permesso di assumere contatto con uno scenario sommerso, in una delle aree più degradate della città. Lo spaccio avveniva principalmente nelle ore serali, con modalità di volta in volta differenti. Vittime del fenomeno sono gli onesti cittadini, le proprie famiglie, i propri figli, costretti a convivere con realtà tristi e indecorose; ma anche gli acquirenti, i tossicodipendenti, in gran parte dei casi giovani, non ancora maggiorenni. Ed infine vittime anche gli spacciatori stessi, della loro stessa coscienza. Lo scenario sommerso della droga è un puzzle che si compone di sole vittime. Tale strategia investigativa è stata intrapresa al fine di acquisire rilevanti elementi di prova a carico degli indagati e individuare i canali di approvvigionamento della stessa droga. Nel corso dei numerosi riscontri effettuati dai militari operanti, il 3 luglio 2010 è stato tratto in arresto il Lauricella, per “spaccio di sostanze stupefacenti”. Gli elementi raccolti nel corso dell’indagine hanno permesso l’emanazione, in data 09.11.2010, dal G.I.P. di Palermo, dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a carico di Lauricella e Priolo. Il loro arresto sancisce la fine di un’attività illecita, dal marcato disvalore sociale, protrattasi per oltre un anno. Per i due presunti pusher si sono aperte le porte della casa circondariale “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso i provvedimenti restrittivi.