Locri (Reggio Calabria). Gli uomini della squadra mobile e del Commissariato di Siderno, dirette rispettivamente dal primo dirigente Renato Cortese e dal vice questore aggiunto Stefano Dodaro, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti presunti appartenenti alla cosca Cordì e Cataldo di Locri. L’accusa contestata è associazione per delinquere di stampo mafioso. I due gruppi dei Cordì e dei Cataldo sono stati contrapposti per 40 anni in una violenta guerra di mafia, ma di recente, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbero alleati superando le divisioni storiche, per gestire insieme il traffico di droga e di armi. Lo scontro tra i Cordì ed i Cataldo ebbe origine nel 1968 con la strage di Piazza mercato, a Locri, nella quale furono uccise tre persone, il boss e capo della cosca Domenico Cordì, Vincenzo Saraceno e Carmelo Siciliano. Dopo una lunga serie di omicidi la faida registrò una lunga pausa riprendendo poi nel 1997 con l’uccisione di Cosimo Cordì, uno degli esponenti di punta della cosca.
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